Astra Cuneo, punto di riferimento delle aziende di autotrasporto conto terzi con oltre 500 aziende imprese associate, è cosciente che l’ambito della rappresentanza limitata ai confini nazionali non è più rispondente alle esigenze del settore.
Da anni la sua politica è orientata ad affrontare i problemi della categoria attraverso uno sguardo sempre più globale, che prende atto di quanto forte sia l’influenza dell’Unione Europea nel mondo dell’autotrasporto.
Proprio per questo domenica all’Holiday Inn di Cherasco, al motto di “Road to Bruxelles” è stata sancita una collaborazione con Transport et Logistique de France (TLF), la più importante associazione di autotrasporto francese. In occasione dell’assemblea e successivo dibattito, è stato lo stesso segretario Jean-Christian Vialelles a confermare la volontà di affrontare insieme ad Astra i problemi emersi in modo più rilevante negli ultimi anni e che hanno visto Italia e Francia retrocedere sotto i colpi della concorrenza sleale e del dumping sociale introdotti con l’accesso al libero mercato dei nuovi paesi dell’Unione, in particolare quelli dell’Est.
Spiega il segretario di Astra Cuneo Guido Rossi: «La storia delle nostre imprese associate, da sempre vocate all’internazionalità, ci facilità a capire che anche nelle vicende del trasporto “interno” la chiave di volta non può che essere quella comunitaria. Tuttavia comprendiamo con altrettanta chiarezza che la partita sul tavolo delle istituzioni europee è difficile da giocare, i paesi dell’Est vedono in questo settore uno sbocco occupazionale ed economico importante e sono ben decisi a difendere le attuali regole».
Nel dibattito di domenica, momento in cui annualmente Astra tira le fila dell’anno trascorso e porge gli auguri di Natale ai suoi associati (oltre 350 le persone in sala), Vialelles ha confermo l’attesa di risultati da parte dell’autotrasporto francese alle scelte dirigiste introdotte dal Governo Hollande, che impone, attraverso sanzioni e controlli, il salario minimo locale ai viaggi internazionali e al cabotaggio. Norme simili sono state introdotte anche in Germania e in Austria. Non convince gli stessi operatori d’Oltralpe l’applicabilità delle norme Savary e Macron, in quanto di dubbia efficacia sono proprio i controlli che dovrebbero fungere da deterrente.
In attesa che si arrivi, per inevitabili fenomeni economici e sociali di livellamento, ad un armonizzazione su scala continentale del costo del lavoro, i singoli stati nazionali si sono mossi in ordine sparso. In Italia è nel pieno del dibattito la proposta del Governo, inserita nell’attuale Legge di stabilità, che si basa su sgravi contributi per gli autisti impegnati in trasporti internazionali. Commenta in merito il presidente di Astra Diego Pasero: «La via “italiana” al netto delle difficoltà che si incontreranno con la Commissione europea e con i vincoli di bilancio nazionali, ci sembra la più convincente e la più immediatamente applicabile».
All’interno del dibattito di domenica ampio spazio è stato dato anche agli imprenditori, rappresentati sul palco da Valter Lannutti, titolare di impresa cuneese ormai formato-europeo: «Le scelte di campanile, ancorché nazionali, non rispondo più alle prospettive di questo settore. Occorre adeguarsi a ragionare in modo più generale, con pochi principi ma chiari. Abbiamo perso interi settori artigianali e industriali in passato per mantenere fissi privilegi indifendibili. Spero che l’autotrasporto tragga una lezione da questo. Ridurre i costi contribuzione dei trasportatori, come tra pensando di fare il Governo è uno sforzo lusinghiero, ma non basterà: purtroppo il gap del costo del lavoro italiano rispetto agli altri paesi resta troppo ampio».
Lannutti davanti alla platea conclude con una interessante riflessione, che va oltre gli aspetti strettamente normativi: «Resta un problema sostanziale: occorre ricreare di mestiere dell’autista, la passione nel lavoro, che storicamente ha caratterizzato il nostro settore. In molte trasferte si richiede ancora la qualità e la preparazione del personale, vorrei che questo fosse di stimolo ai giovani. Si parla spesso del problema della disoccupazione ma posso assicurarvi che per alcuni tipi di lavori noi imprese non riusciamo a trovare personale adeguato».
All’assemblea sono intervenuti il presidente nazionale di Confetra Nereo Marcucci e l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco.
Main sponsor della giornata sono state la Mercedes Trucks Italia e la concessionaria Big Trucks srl.
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