Nella provincia di Cuneo si vive bene. Precisamente, gli abitanti della Granda sono i settimi più fortunati in Italia per quel che concerne la qualità della vita.
A dirlo è l’annuale ricerca del Sole 24 Ore, che prende in considerazione sei macro-aree: tenore di vita, servizi e ambiente, affari e lavoro, ordine pubblico, sviluppo demografico e tempo libero. La speciale classifica è vinta quest’anno da Bolzano, con la sorpresa Milano al 2° posto e Trento a completare il podio; poi Firenze, Sondrio e Olbia-Tempio che precedono la nostra provincia di Cuneo, orgogliosamente nella top ten. Un bel passo avanti per la Granda, che nella ricerca del 2014 si attestava al 17° posto.
La notizia è stata accolta con grande soddisfazione da parte del sindaco di Cuneo, Federico Borgna, che sul suo profilo Facebook ha espresso la sua gioia con queste parole: “Cuneo si fa bella non solo esteticamente, e sale al 7° posto come qualità della vita. Grazie ad ogni singolo cittadino perché, la qualità di una città, dipende principalmente da chi la abita“. Gli fa eco l’assessore Davide Dalmasso: “Siamo contenti di contribuire in maniera importante a questo avanzamento nella classifica della nostra provincia – spiega – . Abbiamo cercato in tutti i modi di evolvere e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Tra i parametri valutati credo ci siano anche i numeri di metri pedonalizzati e le aree verdi, quindi c’è soddisfazione da questo punto di vista. E’ un ulteriore segnale che la strada intrapresa è quella giusta; sappiamo bene che è una strada tortuosa, però effettivamente i primi risultati si stanno vedendo“.
L’indagine del Sole 24 Ore fornisce una classifica per ognuno dei sei capitoli della ricerca. Il massimo exploit della nostra provincia è alla voce “Affari e Lavoro”, dove Cuneo si assesta addirittura sul podio, al 3° posto dietro a Prato e Reggio Emilia. Ma questo risultato non è affatto una sorpresa, perché già nell’indagine dello scorso anno la Granda occupava la stessa posizione nella speciale graduatoria, che ha come indicatori numero di imprese registrate ogni 100 abitanti, impieghi su depositi totali, sofferenze su impieghi totali, quota export sul PIL, tasso di occupazione e imprenditorialità giovanile, voce quest’ultima nella quale la nostra provincia risulta tra le prime in Italia.
Il salto per migliorare di ben 10 posizioni la classifica dell’anno scorso è avvenuto invece nella macro area “Tempo libero” (indice sportività, librerie, ristoranti e bar, cinema, spesa turisti stranieri, presenze agli spettacoli), dove si è passati in un anno dal 64° al 20° posto, e in quella “Popolazione” (densità abitanti, separazioni, indice di vecchiaia, numero medio di anni di studio, speranza di vita media, rapporto tra saldo migratorio e ammontare medio popolazione residente), dal 32° al 19°. Migliorata di 6 posizioni anche la graduatoria riguardante l’ordine pubblico, dal 31° al 25° posto, e di 2 la voce “Servizi e Ambiente”, dal 38° al 36°. Tante posizioni perse invece, ben 14, nella macro-area “Tenore di vita” (consumi di famiglia, costo casa, importo medio pensioni, patrimonio medio familiare, spesa per turismo all’estero, valore aggiunto pro capite): nel 2014 la Granda era all’8° posto, nel 2015 si trova al 22°.
GDS