Riceviamo e pubblichiamo direttamente dal gruppo di minoranza di Costigliole Saluzzo, vale a dire “Costigliole Progetto Comune” in merito ad un’interpellanza che verrà presentata, legata alla delicata vicenda dell’ex insegnante Fabrizio Pellegrino, condannato ad 11 anni e 4 mesi per reati legati alla pedopornografia.
La vicenda del professor Fabrizio Pellegrino, l’ex insegnate della scuola media del paese condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere e 50 mila euro di multa per violenza sessuale, induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico arriverà nell’aula del Consiglio comunale.
Ovviamente non si parlerà di una vicenda che segnato e molto la comunità locale per i risvolti penali e umani della stessa, ma degli stretti legami avuti dal professore con Costigliole nel corso degli anni quando la presenza dell’ex presidente del Marcovaldo era una figura costante della vita culturale e non solo del paese. Molti ricordano le presenze del professore alle Sagre dell’Uva, agli appuntamenti culturali dentro e fuori Palazzo La Tour. E molti ricordano le tantissime immagini pubblicate sui media locali e sul sito del Comune del professore con accanto gli amministratori comunali.
Ed è proprio di queste cose, di queste immagini che si parlerà in Consiglio in quanto il gruppo di minoranza “Costigliole, progetto Comune” ha presentato un’interpellanza al sindaco per chiedere di “intervenire per cancellare la presenza di tale individuo dalle fotografie nelle quali è ritratto sia con i ragazzi premiati di borsa di studio sia con amministratori pubblici, comunali e non”.
Sul sito del Comune, infatti, compaiono a tutt’oggi molte immagini del professore di Dronero ritratto in alcuni momenti della vita pubblica cittadina. Il capogruppo di minoranza Sergio Brocchiero: “Sia chiara da subito una cosa: la vicenda giudiziaria fa la sua strada e non sta a noi giudicare o esprimere giudizi nel merito. Al nostro gruppo preme difendere il buon nome di Costigliole, dopo che lo stesso a causa del fatto in questione è finito su tutti i media nazionali senza che l’amministrazione dell’allora sindaco Milva Rinaudo abbia mai sentito il dovere di intervenire in qualche modo per tutelarne l’immagine. Scoprire che ancora oggi le foto di Pellegrino fanno bella mostra di sé sul sito istituzionale del Comune ci lascia basiti. Ricordiamo che oltre al reato per il quale Pellegrino è stato condannato, egli ha provocato un danno morale e psicologico incalcolabile a numerosi giovani a lui affidati. Per questo riteniamo estremamente grave che la sua immagine trovi ancora spazio sul sito di Costigliole essendo essa stessa lesiva del buon nome della nostra comunità”.
Costigliole Progetto Comune