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Ultimo appuntamento del denso calendario degli appuntamenti della Croce Rossa di Cuneo in occasione delle festività natalizie, mercoledì 6 gennaio, festa dell’Epifania, con l’arrivo della Befana con il truccabimbi della CRI nello spazio di corso Giolitti.
A Natale il protagonista era stato Babbo Natale, con le letterine con i buoni propositi per la CRI nel 2016, il confezionamento di pacchi natalizi, la vendita di panettoni solidali e palline natalizie.
La protagonista della giornata sarà lei, l’anziana donna “che tutte le feste si porta via” ma che, per l’occasione, cercherà di far sorridere i più piccoli.
Nella mattinata giungerà infatti nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo insieme alle Infermiere Volontarie della Croce Rossa di Cuneo. Lì, distribuirà biancheria intima e giocattoli donati da un privato e destinati ai bambini.
Nel pomeriggio invece, dalle 15 alle 18, sarà presente sotto i portici di corso Giolitti, 6, – di fronte allo spazio promozionale della Croce Rossa con tanti dolci per tutti. Con la Befana anche i volontari del Comitato locale CRI di Cuneo, che truccheranno i bambini regalando loro un sorriso in più.
Tutto il ricavato sarà utilizzato per l’ammodernamento della struttura delle radiocomunicazioni CRI, necessario per essere sempre più efficienti grazie alla tecnologia al fine di salvare sempre più vite e alleviare le sofferenze.
«A oggi, grazie alla generosità di chi ha scelto di far parte di #UnItaliaCheAiuta, la Croce Rossa di Cuneo ha già raccolto più di 2860 euro per questo scopo». Spiegano alla CRI cuneese.
In precedenza, lo scorso 20 dicembre, in occasione del concerto “Tutti insieme appassionatamente”, che ha avuto luogo presso il teatro Toselli di Cuneo, la locale Croce Rossa aveva effettuato una raccolta fondi per l’ammodernamento delle radiocomunicazioni CRI raccogliendo un totale di 645 euro.
A tal proposito un sentito ringraziamento per l’opportunità offerta vada agli organizzatori dello spettacolo: Promocuneo, Teatro Nuovo di Torino, Orchestra Ego Bianchi e in particolare alla professoressa Vera Anfossi.
