Bra-Lavagnese 0-3, Gardano: “Sconcertato dalla metamorfosi rispetto a mercoledì”

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È stato un match senza storia quello disputato tra Bra e Lavagnese e valido per la ventunesima giornata di Serie D girone A. I liguri si sono dimostrati superiori ai giallorossi, vincendo con un 3-0 senza attenuanti.

 

Grande amarezza traspare dalle parole di Massimo Gardano, che non si capacita del crollo mentale dei suoi, rispetto alla partita dell’Epifania contro il Rapallo Bogliasco: “Indubbiamente, il valore dell’avversario è reale. Detto questo, sono sconcertato per la metamorfosi così grande dei giocatori in questi quattro giorni sia a livello di singoli che di squadra. Non ho visto nessuno di tutti gli aspetti positivi messi in mostra mercoledì: siamo stati poco attenti, poco coraggiosi, lunghi. Purtroppo, non ho avuto segnali negli scorsi giorni di questa involuzione, sennò sarei sicuramente intervenuto per cercare di porvi rimedio. Da questa partita salvo solo le prove del volenteroso Erbini e di Cogerino, che ha fatto ciò che si poteva aspettare da un classe 1998. Certo, noi siamo questi, perché quando le stagioni si incanalano in un certo modo diventa difficile invertire la rotta, ma penso che potremmo fare molto di più. La Fezzanese avversario giusto per riprenderci? Al momento non conta chi abbiamo di fronte ma contiamo esclusivamente noi. Ogni volta lasci una squadra dopo una partita e ne ritrovi una completamente diversa per i 90’ successivi: è un po’ uno “speriamo” prima di ogni gara, con cui è difficile convivere. Il nostro essere indecifrabili, insomma, ci porta a proporre lo schifo che abbiamo mostrato oggi!”

 

Diverso, invece, lo stato d’animo di Andrea Dagnino, che esulta per il secondo posto consolidato dai suoi dopo il pesante successo di mercoledì con lo Sporting Bellinzago. “Il gol di Ferrando dopo 13’ ci ha spianato la strada – commenta il tecnico ligure – ma è stata meno facile di quanto non sia sembrato. Sono stati bravi i ragazzi, che hanno giocato con coraggio ed hanno saputo costruire gioco su un campo non in perfette condizioni. Se puntiamo alla vittoria finale? Gli elementi ci sono ed il merito è in primis della società che ha fatto un grande lavoro: Brusacà, per fare un esempio, due stagioni fa giocava come attaccante al Genoa Allievi, è stato portato a Lavagna, trasformato in difensore, ed oggi è ricercato da mezza Italia di Lega Pro, essendo un 1996. Detto questo, il campionato è complicato, ma con questa organizzazione potremmo toglierci ottime soddisfazioni”.

 

Stuzzicato, infine, sul possibile arrivo dalla Lega Pro di Brega (23 reti lo scorso anno con il Poggibonsi), il tecnico è chiaro: “Io sono al settimo anno con la Lavagnese e negli anni abbiamo limato le varie incertezze creando una squadra forte, priva di punti deboli. Il nostro pregio è la collettività, che ci permette di non dare riferimenti ai nostri avversari. Noi non abbiamo prime donne ma giochiamo con il gruppo: se dovesse arrivare Brega, giocatore di prim’ordine, dovrà certamente adattarsi a questa filosofia, perché la squadra viene prima di ogni singolo”.

 

Carlo Cerutti