Sabato 16 gennaio 2016 nella sala della Resistenza del Palazzo comunale di Alba il Sindaco Maurizio Marello insieme a diversi esponenti della sua Giunta e al Garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Bruno Mellano ha presentato al pubblico e alla stampa Alessandro Prandi “Garante comunale dei diritti dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà” ospitati nella Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto”, previsto dopo l’approvazione dell’Ordine del giorno proposto dal Consigliere comunale William Revello durante il Consiglio comunale del 28 aprile 2015.
Il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale a livello regionale, provinciale e comunale è una novità degli ultimi anni nel contesto carcerario. I Garanti interagiscono con i detenuti, ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei reclusi, violati o parzialmente attuati e si rivolgono all’autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie.
«Le persone che lavorano e vivono all’interno della Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba fanno parte della comunità albese – ha sottolineato il Sindaco Maurizio Marello – Oltre a ciò, c’è il tema dei diritti delle persone che come Amministrazione riteniamo fondamentali. Per questo, abbiamo anche istituito il registro per i bambini nati ad Alba da genitori stranieri ed il registro delle unioni civili affinché le coppie non sposate possano registrarsi ed accedere ad una serie di servizi che il Comune eroga alle persone unite in matrimonio. Su questa scia abbiamo voluto istituire pure la figura del garante, una figura che tiene i contatti con l’ambiente carcerario e che è stata molto importante durante i problemi con la legionella esplosa nella struttura penitenziaria a fine anno».
«Ringrazio il Sindaco Maurizio Marello, la sua Amministrazione ed i consiglieri – ha dichiarato Alessandro Prandi “Garante comunale dei diritti dei detenuti” – che hanno lavorato sul tema carcerario che tiene insieme problemi complessi che vanno dall’esigenza della sicurezza, al reinserimento sociale, al rispetto della dignità della persona. Anche se in questo periodo il Carcere di Alba è chiuso, in città ci sono 26 persone agli arresti domiciliari e altre persone residenti in città sono detenute in altre carceri italiane. Il Garante inoltre fa da collegamento tra l’opinione pubblica e i temi carcerari concorrendo alla promozione di iniziative. Si tratta di un investimento sociale e di capitale umano che la nostra comunità fa sull’istituto penitenziario».
«Si sta completando un puzzle che ho iniziato a costruire quando la Regione Piemonte mi ha affidato l’incarico – ha spiegato Garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Bruno Mellano – Da allora ho iniziato ad interagire con i comuni sedi di carcere. In Italia, attualmente sono 16 le regioni dove c’è il Garante. La figura del garante può entrare negli istituti, vedere e controllare sull’esecuzione della pena, controllare le condizioni igienico sanitarie e segnalare. E’ una figura importante».
«Istituire un garante significa aprire una finestra all’interno del carcere – ha dichiarato il Consigliere William Revello – ed è una finestra di opportunità come l’inserimento di attività produttive per favorire il percorso lavorativo dei detenuti accanto ad altre iniziative».
All’incontro hanno partecipato gli assessori comunali Rosanna Martini, Fabio Tripaldi, Alberto Gatto, Luigi Garassino, accanto a diversi consiglieri. Tra gli altri sono anche intervenuti il Consigliere comunale Ivano Martinetti e Domenico Albesano coordinatore dei volontari dell’associazione Arcobaleno che opera all’interno del carcere di Alba.