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Alessandria: esplosero 50 colpi di mitragliatrice nel quartiere “Cristo” e contro il Bar Alba. Arrestate tre persone

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Nel pomeriggio odierno, in esecuzione di apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa oggi dal GIP del luogo, la Polizia di Stato ed i Carabinieri di Alessandria hanno tratto in arresto i fratelli I.A. ed I.F., nati entrambi a Valenza rispettivamente nel 1980 e nel 1986, nonché C.D., classe 1978 nativo di Alessandria, tutti già noti alle Forze dell’Ordine., ritenuti responsabili, la notte del 26 ottobre 2015, dell’esplosione di circa 50 colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di alcune abitazioni ed autovetture nel quartiere alessandrino c.d. “Cristo” nonché nei confronti del vicino “bar Alba”.

 

Le indagini, coordinate dal Sost.Proc. dssa Marcella BOSCO e condotte congiuntamente da personale del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Alessandria e della Polizia di Stato appartenente alla locale Squadra Mobile, hanno sin da subito evidenziato elementi indiziari utili, poi sviluppati mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento ed articolate investigazioni tecniche, focalizzando l’attenzione sugli odierni arrestati.

 

In particolare, grazie anche alle numerose perquisizioni domiciliari eseguite nei giorni immediatamente successivi all’evento delittuoso, veniva individuata l’autovettura utilizzata dai criminali la notte del 26 ottobre, peraltro ripresa anche da alcuni impianti di video sorveglianza in loco: il mezzo, un’AUDI  A2 di proprietà di una alessandrina, al momento del fatto era nella disponibilità dell’ex-convivente, I.A., che, unitamente agli altri due odierni arrestati, percorreva più volte le vie del quartiere “Cristo”, esplodendo, intorno alle ore 01.00, circa 50 colpi da un’arma che gli accertamenti balistici individuavano probabilmente in un mitra o pistola mitragliatrice israeliana IMI UZI (arma da guerra).

 

Le analisi chimiche svolte dal RIS di Parma sull’autovettura in questione rinvenivano poi nr.65 particelle di piombo-antimonio-bario, residuo di colpi d’arma da fuoco: i riscontri dei tabulati telefonici consentivano inoltre di associare la presenza degli indagati nel contesto dell’ evento criminoso. Parallelamente, numerose sono state le persone ascoltate all’interno degli uffici investigativi nonché della locale Procura, racconti che hanno permesso di individuare i soggetti coinvolti nella pericolosa vicenda, ed i motivi alla base: si ritiene infatti che all’ origine dell’episodio vi siano motivi esclusivamente passionali, per chiarire i quali gli occupanti dell’ AUDI A2 si erano recati, con chiari intenti bellicosi, al quartiere “Cristo” per incontrare la controparte, tale o presunta, e, non trovandola in strada, ignorandone il domicilio esatto, iniziavano ad esplodere, pressoché a caso, numerosi colpi di mitraglietta contro le abitazioni ed autovetture circostanti.

 

In una seconda fase, immediatamente successiva, colpivano con altrettanti proiettili il “bar Alba”, verosimilmente perché principale luogo di aggregazione del quartiere, i cui proprietari, assolutamente estranei ai fatti,  quella sera avevano eccezionalmente deciso di chiudere in anticipo, senza trattenersi, come d’abitudine, con gli amici più stretti per una partita a carte. Gli arresti sono stati eseguiti immediatamente, in via d’urgenza , in considerazione del fatto che uno dei tre arrestati si stava accingendo ad abbandonare Alessandria per Torre Annunziata.

 

c.s.

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