Il viceministro cuneese delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, nel fine settimana, ha partecipato, in rappresentanza del Governo italiano, all’ottavo Global Forum for Food and Agriculture svoltosi a Berlino e al quale erano presenti oltre 60 ministri dell’Agricoltura di tutto il mondo.
Obiettivo? Discutere i percorsi possibili per sostenere le aree rurali in un periodo storico in cui prevale la concentrazione urbana. Nel suo intervento, Olivero ha sottolineato come sia “necessario ripensare il rapporto tra aree urbane e rurali, assicurare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre città. Nel passato città ha sempre significato anche civiltà, ma oggi, senza una svolta radicale, questo rischia di non essere più vero. Ci vuole un cambiamento radicale sulla produzione, la distribuzione ed il consumo di cibo nelle aree urbane, contrastando gli sprechi e riconnettendo città e aree rurali”.
Il viceministro ha poi indicato alcune strade da intraprendere: “Come abbiamo affermato ad Expo Milano 2015 e scritto nella Carta di Milano, è necessario tutelare le aree rurali garantendo il giusto reddito agli agricoltori, assicurando infrastrutture e welfare, migliorando le reti distributive. In Italia, come nel resto del mondo, stiamo andando verso un’ulteriore concentrazione della popolazione nelle città – oltre il 75 per cento entro il 2030 – con rischi altissimi sotto il profilo ambientale e sociale. È venuto il momento di assumere questo tema come prioritario per la politica, invertendo la rotta seguita nei decenni passati ed è interessante osservare che proprio il mondo agricolo per primo segnala questa esigenza per migliorare il futuro di tutti”.