Cinque minuti di pura follia. Solo così si può spiegare il gesto di un pensionato di 62 anni di Roccavione, incensurato, frequentatore della parrocchia, riconosciuto da tutti come una persona tranquilla e mai protagonista di episodi violenti, che ieri mattina, lunedì 18 gennaio, in un inspiegabile raptus di rabbia, ha cercato di uccidere la sorella colpendola violentemente con una spranga.
Tra loro da tempo non correva buon sangue, il rapporto si era incrinato per questioni ereditarie. Pare che i due, entrambi di Roccavione, non si parlassero nemmeno più. Ma nessuno poteva neanche lontanamente ipotizzare quello che è successo ieri mattina. Il pensionato possiede un garage che si trova nei pressi dell’abitazione della sorella, un’operatrice sanitaria di 52 anni. Si trovava proprio lì per sistemare alcune cose quando all’improvviso, in uno scatto d’ira, ha afferrato una spranga, si è diretto verso la casa della donna ed è entrato da una porta secondaria, senza farsi sentire. La sorella non si è accorta di nulla, l’uomo l’ha aggredita alle spalle, colpendola con grande violenza più volte, tra la testa e il collo.
La 52enne è crollata a terra, ricoperta di sangue; l’aggressore, convinto di averla uccisa, si è allontanato. In realtà la donna aveva solo perso i sensi; a ritrovarla e a lanciare l’allarme, dopo circa un’ora, sono state le colleghe, che non vedendola arrivare a lavoro si sono preoccupate e sono andate a cercarla a casa. Trasportata all’ospedale Santa Croce di Cuneo, la donna è ricoverata, ma fortunatamente non si trova in pericolo di vita.
I carabinieri di Borgo San Dalmazzo ci hanno messo poco a risalire al fratello: nessun elemento faceva pensare ad un furto, visto che non c’erano segni di effrazione sulla porta e all’interno dell’abitazione non mancavano oggetti preziosi. Venuti a conoscenza degli attriti con la sorella, i militari si sono immediatamente recati dall’uomo, che dopo l’aggressione era tornato a casa. Incalzato, il 62enne ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato arrestato.
GDS