Un gol subìto al 93’ dopo una buona prestazione. Un ennesimo schiaffo su un volto già ferito, tradito anche dalla sfortuna. Il Bra esce a testa alta ma con il morale a terra dalla partita contro l’Argentina Arma, valida per la ventitreesima giornata di Serie D girone A e persa per 0-1 a pochi istanti dalla fine.
Difficile commentare un match di questo tipo. Attenersi esclusivamente al punteggio finale imporrebbe di criticare ancora una volta gli uomini di Gardano, che, invece, almeno per alcuni tratti della partita, erano stati in corsa, dimostrando di meritare quantomeno il pari. Detto questo, alla fine, a fare la differenza è stato il morale, certamente più alto in casa dell’Argentina Arma, che, a livello di gioco non ha entusiasmato ma che ha saputo concretizzare l’unica vera palla-gol avuta a disposizione.
I primi 45’ sono, per dirla con un eufemismo, noiosi. Poche emozioni, nessun tiro in porta al di là di una conclusiione fiacca di Leggio bloccata senza patemi d’animo da Diouf. La vera chiave del match è legata all’aspetto tattico, con le due squadre che si annullano a vicenda, optando per due schemi quasi speculari: 3-5-2 a sorpresa per Gardano, con il redivivo Massa piazzato sulla destra a fungere da esterno basso e con Di Savino dirottato in difesa, come centrale sinistro, a fare da spalla a Prizio e Carretto, in campo ma non al meglio; 3-4-1-2 per gli ospiti, con Ascoli che piazza Bettini alle spalle della coppia formata dall’ex con il dente avvelenato Roumadi e da Trimarco, preferito a Lo Bosco, mentre a centrocampo il nome nuovo è quello di Costantini, reduce da una metà stagione in Lega Pro con il Savona.
Dopo 15’ saltano subito gli schemi: Ascoli, sorpreso dalla scelta tattica di Gardano, corre ai ripari, sostituendo il giovane difensore sinistro Corio con il centrocampista Colantonio, per tornare alla difesa a quattro. Il tecnico giallorosso risponde quindi al 40’: out Massa, apparso spaesato e già ammonito, e dentro Dimasi, per creare scompiglio sulla trequarti.
La mossa si rivela azzeccata, perché in apertura di ripresa (10’) è proprio il centrocampista, convocato in Rappresentativa Serie D, a raccogliere palla poco oltre la mediana, per poi proseguire indisturbato fino al limite e calciare: il destro del classe 1997 è, però, smorzato in angolo da Manis.
Seguono due pericolose occasioni per parte: per il Bra è Mazzafera a vedersi ribattuti due destri a botta sicura dal limite dall’area nella stessa azione, mentre i liguri sfiorano il colpo grosso con Roumadi ed il neoentrato Lo Bosco, che lavorano un buon pallone in area ma non riescono a calciare, trovando la chiusura provvidenziale di Prizio.
Gli ultimi 20’ sono segnati soprattutto dai cambi, con gli ingressi in casa Bra di Chiazzolino e De Peralta (capitano del giorno era Mazzafera) che danno vivacità ma non producono azioni realmente pericolose. Poi, i paradossali minuti finali. Paradossali perché è il Bra ad urlare al gol, quando un bel destro dal limite di Mazzafera trova la grande risposta in tuffo di Manis, che rischiava di essere ingannato da una deviazione. Sul ribaltamento di fronte, però, ecco appunto la beffa: su una punizione dai 25 metri, Costantino indovina il tiro del giorno, spedendo il pallone all’incrocio dei pali e consegnando ai suoi nuovi compagni tre punti d’oro.
Sfuma, per un Bra sempre più amareggiato, l’ennesima occasione per tornare a far parlare di sé in senso positivo: i playout sono ora a soli 7 punti, mentre la chimera playoff è distante 12 lunghezze. Da applausi lo spirito degli uomini di Ascoli, che, nonostante una prestazione “insipida”, riescono a trovare un successo che li proietta a sole cinque lunghezze dal quinto posto (nona vittoria per loro fuori casa, migliori in Italia).
Bra-Argentina Arma 0-1
Reti: 48’st Costantini (A)
Bra (3-5-2): Diouf; Prizio, Carretto, Di Savino; Massa (40’pt Dimasi), Coccolo (31’st Chiazzolino), Amato, Mazzafera (cap.), Spera; Erbini (35’st De Peralta), Ferrario. Allenatore: Massimo Gardano
Argentina Arma (3-5-2): Manis (cap.); Noto, Tos, Corio (15’pt Colantonio); Garattoni, Costantini, Leggio, Bettini (30’st Marin), Leo; Trimarco (20’st Lo Bosco), Roumadi. Allenatore: Nicola Ascoli.
Arbitro: Federico Mezzalira di Varese
Assistenti: Fabrizio Giorgi di Legnano e Matteo Treve di Seregno
Ammoniti: Massa (B), Coccolo (B), Amato (B), Dimasi (B)
Carlo Cerutti