Si sono susseguite negli ultimi giorni una serie di attività dei carabinieri tese al contrasto dei reati predatori in provincia: CUNEO, BORGO SAN DALMAZZO, ALBA, BRA e MONDOVI’. In totale i militari hanno denunciato 15 persone all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato.
A CUNEO i carabinieri hanno denunciato una 50enne pregiudicata sinti del campo nomadi del Passatore che, dopo essersi introdotta con l’inganno a casa di un pensionato 67enne, era riuscita a sottrargli il portafogli contenete 200 euro che era su un mobile in cucina. A lei i militari sono arrivati grazie alla descrizione della vittima ed alla videosorveglianza del quartiere. Sempre a CUNEO i militari del Radiomobile sono intervenuti in un negozio d’abbigliamento di Corso Giolitti, su segnalazione del proprietario, bloccando due giovani marocchini, un 18enne ed un minore 16enne abitanti in città, che avevano rubato alcuni vestiti. La merce, del valore di 150,00 euro, è stata poi restituita al titolare dell’attività mentre i due denunciati.
A BORGO SAN DALMAZZO i carabinieri, durante un controllo, hanno fermato uno studente 18enne in possesso di un canestro in ferro da basket di cui non dava giustificazione. Poco dopo i militari hanno scoperto che il ragazzo, dopo aver forzato il cancello dell’oratorio di una parrocchia del luogo, aveva rubato il canestro del valore di 50,00 euro, in seguito restituito dai carabinieri al parroco. Sempre a BORGO SAN DALMAZZO sono finiti nei guai un 40enne pregiudicato cuneese denunciato per furto aggravato ed una ragazza 20enne di Cuneo indagata per ricettazione. I carabinieri hanno scoperto che il primo aveva rubato un I-Phone ad un infermiera in un ambulatorio e che la seconda usava l’I-Phone rubato dall’uomo.
Ad ALBA i carabinieri hanno denunciato due ragazze disoccupate 20enni albesi che erano riuscite ad impossessarsi, senza pagarle, di una dozzine di paia di scarpe da donna in di un noto negozio di calzature. Le due sono state però individuate e denunciate grazie alla videosorveglianza di cui è dotato il negozio. Ancora ad ALBA nei guai è finito un disoccupato 25enne macedone che, all’interno di un negozio d’abbigliamento in Via Maestra, era riuscito a staccare il dispositivo antitaccheggio da un giubbotto indossandolo ed uscendo dal locale come se nulla fosse. Il titolare però se ne è accorto chiamando i carabinieri che lo hanno bloccato all’esterno. La merce, del valore di 100 euro, è stata restituita al negoziante. Sempre ad ALBA denunciato uno studente 18enne marocchino che aveva rubato, in una scuola superiore, uno smartphone ad un ragazzo minore il quale si era rivolto al Preside della scuola che faceva intervenire i carabinieri. In breve tempo i militari individuavano il responsabile del furto restituendo il cellulare al derubato.
A BRA denunciato un 28enne pregiudicato albanese sorpreso dai carabinieri dopo che, con una borsa schermata per eludere l’antitaccheggio, aveva rubato vestiti da uomo per oltre 1.000 euro da un negozio del centro. La merce è stata poi restituita al titolare del punto vendita. Sempre a BRA i carabinieri hanno denunciato due pregiudicati 30enni marocchini fermati fuori ad un’area ecologica con alcuni elettrodomestici esausti rubati poco prima. La refurtiva recuperata è stata restituita al responsabile dell’eco-centro.
A MONDOVI’ è stato denunciato dai carabinieri un 50enne disoccupato di Alba fermato all’esterno di un ipermercato con addosso articoli di elettronica del valore di 100 euro di cui si era appropriato senza pagarli in cassa nascondendoseli addosso. Mentre una ragazza incensurata 20enne del luogo sempre a MONDOVI’ è stata denunciata per aver rubato, in un negozio del centro, abbigliamento da donna del valore di 50 euro.
L’attività di prevenzione e contrasto ai c.d. reati predatori è senza dubbio la priorità operativa per i carabinieri del Comando Provinciale di CUNEO. Si consideri che nel corso del 2015 sono finite in manette per il reato di FURTO AGGRAVATO ben 81 persone ed altre 514 sono state denunciate in stato di libertà per lo stesso reato.