Anche due giovani imprenditori cuneesi nella delegazione italiana a Bruxelles

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C’erano  anche  due  cuneesi  tra  i  140  giovani  imprenditori italiani  che  nei  giorni  scorsi  si  sono  recati  a  Bruxelles per  il  Consiglio  di presidenza ed il Consiglio centrale dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

Il 26 e 27 gennaio scorsi l’albese Alberto Ribezzo, vice presidente del Gruppo Giovani   Imprenditori   di   Confindustria   Cuneo   e   il   monregalese   Simone Ghiazza,  past  president  del  Gruppo  Giovani  Imprenditori di  Confindustria Cuneo   e   presidente   del   Gruppo   Giovani   Imprenditori   di   Confindustria Piemonte,  hanno  seguito  il  loro  presidente  nazionale,  il  torinese  Marco  Gay, in  una  intensa  due  giorni  di  incontri  con  europarlamentari  italiani,  gruppi politici e rappresentanti del Governo italiano in Europa. “È  stata  un’esperienza  ricca  e  bella  –  commenta  a  caldo Alberto  Ribezzo  -.  Sono rimasto  positivamente  sorpreso  dalla  disponibilità  all’ascolto  e  al  dialogo  dei  nostri rappresentanti  nel  Parlamento  europeo,  che  si  sono  dimostrati  aperti  e  collaborativi sia  nei  nostri  confronti  che  tra  di  loro,  al  di  là  degli  schieramenti  politici  d’appartenenza.

 

 L’idea  del  nostro  presidente  Marco  Gay  di  rendere  itineranti  i  Consigli generali del Gruppo Giovani Imprenditori si è rivelata particolarmente utile e riuscita, anche perché, come ha sottolineato lui stesso nel suo intervento, l’Unione europea  è  il luogo dove si decide il 70-80% delle leggi che poi vengono applicate in Italia”. Martedì sera i giovani industriali italiani, dopo aver fatto il loro Consiglio di Presidenza, sono stati a cena  presso  l’Ambasciata italiana a Bruxelles, mentre mercoledì mattina presso il Parlamento europeo  si è svolto il Consiglio centrale a cui hanno partecipato gli europarlamentari Laura Comi, Alessia Mosca e Marco Zanni, oltre al vicepresidente vicario   del   Parlamento   europeo   Antonio   Tajani   che   ha   aperto   l’incontro.   Nel pomeriggio  il  presidente  Gay  ha  partecipato  all’audizione  del  Ppe  sul  tema “Single Market  Strategy:  how  to  boost  the growth  engine”  concentrando  il  suo  intervento  in particolare sui temi dell’industria, delle Pmi e delle startup.

 

“Gli  europarlamentari  che  abbiamo  incontrato  si  sono  dimostrati  essere molto preparati  sui  temi  su  cui  li  abbiamo  sollecitati  –  conclude Simone  Ghiazza  -,  forse perché  non  avendo  un  rapporto  diretto  con  il  loro  elettorato  hanno  modo  di addentrarsi  meglio  nelle  questioni  tecniche  relative  al  funzionamento  dell’Unione europea.  A  questo  proposito  è  emersa  da  parte  loro  la  volontà  di  cercare  di  creare condizioni  uguali  per  tutti  i  Paesi  e  di  come  spesso  gli  strumenti  per  legiferare  a disposizione dell’Europa, le direttive o i regolamenti, siano utilizzati strumentalmente dai  Paesi  membri  a  seconda  dell’obbiettivo  che  vogliono  raggiungere.  Come  giovani imprenditori piemontesi abbiamo fatto notate come si senta la mancanza di un’Europa che  ragioni  in  termini  di  politica  estera  comune,  che  tenga  conto  delle  ricadute economiche che hanno le scelte politiche”.