Una delegazione vercellese è stata ospite, martedì 2 febbraio, del Parco fluviale Gesso e Stura e dell’Amministrazione comunale, con lo scopo di analizzare il “progetto” Parco fluviale, la storia e le dinamiche che ne hanno accompagnato la nascita e le attuali modalità di gestione, per valutare la possibilità di istituire un’area protetta analoga anche a Vercelli, nella zona intorno al fiume Sesia che costeggia la città.
Il sindaco di Vercelli, Maura Forte, accompagnata dal consigliere Remo Bassini e dai dirigenti dell’ufficio tecnico e urbanistica del Comune di Vercelli, ha fatto visita in mattinata alla Casa del Fiume, dove ha incontrato l’assessore al Parco fluviale Davide Dalmasso, il direttore Luca Gautero e lo staff del Parco: obiettivo dell’incontro l’illustrazione di un modello di gestione e pianificazione del territorio come quello del Parco fluviale, che negli ultimi anni ha destato interesse da molte parti, e valutare se e in che modo sia replicabile in un’area come quella del vercellese che con la situazione cuneese ha molte analogie, ma anche qualche differenza da non sottovalutare.
A conclusione della giornata di visita, l’incontro con il sindaco di Cuneo Federico Borgna, che ha fatto gli onori di casa.
«Il nostro progetto di parco fluviale – ha detto il sindaco vercellese Maura Forte – è ancora agli albori, ma vedere come è stato concretizzato e portato avanti in una realtà come la vostra è di grande interesse e credo ci potrà essere di aiuto. In oltre dieci anni di storia avete lavorato su molti fronti – ha concluso -, ci rendiamo conto che c’è molto da fare, ma vedere che il progetto funziona ed ha portato vantaggi e benefici a città e popolazione ci rassicura e conferma la bontà dell’idea».
«La parola chiave di tutto quello che è stato fatto è senza dubbio una: opportunità – ha aggiunto l’assessore Davide Dalmasso -. Si tratta di riuscire a vedere, e creare, le opportunità per tutti gli attori del territorio che possono essere coinvolti nel progetto. È importante riuscire a far capire a tutti che il Parco è solo un’opportunità da cogliere, mai un ostacolo. Per questo l’altro fattore fondamentale in questo cammino deve essere la condivisione, fin dall’inizio».