Si chiama Paolo Rindi, ha 19 anni ed è disperso all’interno del Parco Nazionale della Val Grande (VCO), l’area wilderness più grande d’Italia. È partito a piedi venerdì 29 da Piancavallo per un trekking che lo avrebbe condotto a Cicogna dove la madre lo avrebbe ricuperato in automobile ieri, mercoledì 3 febbraio.
Ma a Cicogna, Paolo Rindi non è ancora arrivato, nonostante avesse anticipato l’appuntamento di un giorno con due sms inviati nella giornata di domenica alla madre. Da quel momento non si hanno più notizie. La madre ha atteso invano il proprio figlio e ieri mattina ha deciso di mobilitare i soccorsi.
La X delegazione Valdossola del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha immediatamente mobilitato le proprie squadre a terra e l’elisoccorso le cui ricerche, nella giornata di ieri, non hanno dato esito positivo. Questa mattina le operazioni sono ripartite con un maggiore dispiego di uomini (20 elementi suddivisi in 5 squadre) e con nuove ricognizioni dell’elicottero. Presso il registro del bivacco di Pian di Boit, Rindi ha lasciato traccia del proprio passaggio nella notte tra sabato e domenica, insieme a due escursionisti che sono stati individuati e contattati dal Soccorso Alpino dichiarando che il giovane appariva in buona salute, anche se notevolmente stanco e spossato dal trekking e a corto di viveri.
Al momento gli uomini del SASP stanno battendo i sentieri e i bivacchi del circondario con la speranza di individuare nuove tracce. In mattinata è inoltre giunto sul posto uno psicologo con cui tentare di immaginare i movimenti e le reazioni del ragazzo. Al momento il territorio su cui effettuare le ricerche è troppo ampio ma, non appena sarà possibile circoscrivere meglio l’area, entreranno in azione anche le Unità Cinofile per la Ricerca in Superficie, con cui velocizzare le operazioni.
Sul posto sono attivi anche i Vigili del Fuoco con il proprio elicottero.