Home Cuneo e valli I benzinai cuneesi chiedono maggiore sicurezza attorno alle aree di servizio provinciali

I benzinai cuneesi chiedono maggiore sicurezza attorno alle aree di servizio provinciali

0
380

“Occorrono urgenti misure di vigilanza e protezione per le imprese  di  gestione  degli  impianti  di  rifornimento  carburanti  e  di  contrasto alla  prostituzione”.

È  questo  il  monito  lanciato  dalla  Faib  (Federazione autonoma  italiana  benzinai)  Confesercenti  Cuneo  che  continua  a  registrare, sulla  rete  carburanti  della  provincia  di  Cuneo,  alcuni  episodi  di  furti  e  di sfruttamento  della  prostituzione.  La  richiesta  fa  seguito  ad  un  incontro promosso dalla Prefettura nei giorni scorsi sul tema della videosorveglianza e sicurezza per gli operatori commerciali, cui anche la Confesercenti  Cuneo ha preso  parte  alla  presenza  dei  rappresentanti  delle  Forze dell’Ordine  e  delle altre associazioni di categoria.

 

 “Si  tratta  di  una  situazione  di  vivo  allarme  sociale  e  grave  preoccupazione  che attraversa  la  categoria  e  gli  stessi  cittadini  che  protestano  di  giorno  con  i  gestori  e ripropone drammaticamente la questione sicurezza, soprattutto presso quelle attività, come  la distribuzione  carburanti,  caratterizzata dal  contatto  con  il  pubblico  e  il  largo utilizzo di denaro contante – afferma Marco Mandrile, rappresentante sindacale della Faib Confesercenti Cuneo -. Nel caso dello sfruttamento della prostituzione, fenomeno allargatosi  negli  ultimi  anni  sulla  rete  carburanti,  appare  evidente  che  le  prostitute ricercano  sulle  aree  di  servizio  maggiore  sicurezza  e  visibilità.  Tale  fenomeno  si  è molto  diffuso  nelle  principali  città  della  provincia  e   lungo  le  principali  vie  di comunicazioni”. Anche recentemente, la Faib Confesercenti provinciale, con una lettera inviata alla fine del 2015 al Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, aveva denunciato come secondo stime condivise  nel  settore,  oltre  il  65%  dei  gestori  carburanti  in  Italia,  e  lo  stesso  accade nella Granda, nel corso della loro attività abbiano subito episodi di violenza più o meno gravi, con furti, rapine, estorsioni e danneggiamenti alle strutture e alle attrezzature. Il  nuovo  fenomeno  della  prostituzione  sulla  rete  conferisce  un  ulteriore  aspetto  di preoccupazione e degrado.

 

 “L’ attività  di  vendita  carburanti,  caratterizzata  dalla  circolazione  di  una  grande quantità di danaro contante  – prosegueMandrile – si rivela tra quelle più esposte al pericolo, che aumenta in determinate circostanze: in fasce orarie serali e fine turni, a seconda  delle  località, su  impianti  lungo  le  grandi  arterie  e  sulla  viabilità  veloce.Chiediamo dunque,  ove  possibile,  un  rafforzamento  dell’ azione  di  contrasto  e  di vigilanza svolta dalle Forze dell’ Ordine, a cui va grato il ringraziamento degli operatori per  l’ attività già posta  in  essere.  Dal  canto  nostro –  conclude  –  la  Faib  provinciale dichiara la più ampia collaborazione con iniziative ‘ ad hoc’  e proposte mirate a tutela degli operatori della rete vendita e dei consumatori”.

NESSUN COMMENTO