Abuso di alcool e droga fra i giovani: i Rappresentati delle Superiori di Saluzzo chiedono il rispetto delle norme

0
371

Riceviamo e pubblichiamo dai Rappresentanti d’Istituto delle Scuole Superiori di Saluzzo, preoccupati per l’abuso di alcool e droga fra i giovani.

 

Rivolgiamo il nostro appello alle competenti Autorità per esprimere lo sconforto e la preoccupazione derivanti dalla una situazione creatasi nell’ambito della nostra Comunità.
Il consumo di alcol e droga rappresentano una delle più serie preoccupazioni di chi, come noi, ha figli adolescenti. E’ un problema trasversale che gli esperti sanno bene essere tra quelli che maggiormente affliggono i minorenni. Se ne parla in continuazione e si versano fiumi di inchiostro per portare l’attenzione sulla lotta alle dipendenze. Si organizzano incontri e dibattiti e si fanno conferenze nella scuola e al di fuori di essa per stigmatizzare gli abusi. Lo stesso Legislatore ha introdotto una norma nel 2012 con cui è stata alzata alla maggiore età la possibilità di acquistare alcolici.
La nostra Comunità non si sente seconda a nessuno in questa lotta. La scuola, i servizi preposti alla salute e in particolare le forze dell’ordine hanno saputo affrontare il problema da molto tempo, governandolo adeguatamente con i risultati che sono evidenti a tutti.

 

Lo stupore con cui stiamo leggendo le notizie ormai da un certo periodo di tempo sugli organi di stampa locali ci hanno dapprima lasciati sbigottiti ed ora frustrati. Leggiamo di un bar di Saluzzo che continua nella propria attività nonostante per ben tre volte gli sia stata notificata una sospensione della licenza da parte del Prefetto per essere stato pizzicato a dar da bere a minorenni. Leggiamo che, nonostante vi siano in corso due processi e una serie di cause amministrative, i ricorsi, i rinvii e una serie di non meglio comprensibili garanzie non abbiano ancora prodotto una sentenza definitiva in cui si stabilisca se chi ha sbagliato debba assumersi le proprie responsabilità pagandone le opportune conseguenze. Qualcuno di noi è venuto altresì a conoscenza che questo non è l’unico caso poiché anche altri locali sorpresi a dar da bere a minori degli anni diciotto avrebbero un simile trattamento.

 

Nessuno di noi vuol entrare nel merito delle decisioni che i Giudici sono chiamati a prendere nei casi in specie e tantomeno c’è la pretesa di voler attribuire una responsabilità a chicchessia prima di una regolare sentenza. Quello che si invoca però è il rispetto di un ragionevole tempo in cui non venga vanificato il lavoro degli insegnanti, delle forze dell’ordine e degli operatori sanitari (e anche di noi genitori) che spendono la loro professionalità e umanità nel portare un messaggio ai più giovani. Quale credibilità possono avere queste figure se poi non c’è una Giustizia che punisce chi sbaglia? Quale esempio per chi si comporta correttamente e quale timore per la stessa categoria degli impuniti trasgressori?
Ci rivolgiamo pubblicamente a chiunque abbia il dovere e la competenza di accogliere la nostra richiesta di intervento affinché a Saluzzo la Legge venga rispettata e applicata.

 

I Rappresentanti d’Istituto delle Scuole Superiori di Saluzzo.