Cherasco: 500 persone per il convegno sul consumo del suolo

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Il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Cuneo e di Mondovì, l’Ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della “Granda” e Confindustria, con il patrocinio della Regione Piemonte, hanno organizzato, a Cherasco (Hotel La Porta delle Langhe), l’interessante convegno sul Disegno di Legge nazionale riguardante il “Contenimento del consumo di suolo e il riuso del suolo edificato” che, dopo le modifiche delle Commissioni parlamentari sarà in discussione, alla Camera, nel mese di marzo.

All’incontro hanno partecipato quasi 500 persone, tra professionisti del settore, rappresentati delle associazioni di categoria e amministratori comunali. Il tema, infatti, è molto delicato e importante, in quanto delinea le prospettive di sviluppo del territorio per il futuro. Dopo i saluti introduttivi del presidente del Collegio dei Geometri, Franco Drocco, e degli esponenti degli Ordini degli Architetti, Enrico Rudella, e degli Ingegneri, Angelo Breida, la discussione è entrata subito nel vivo. Facendo emergere quanto, durante l’ultimo periodo, si sta cogliendo nel settore: il Disegno di Legge, che porta avanti una proposta del precedente Governo risalente al 2013, così come è stato costruito, pur già con gli emendamenti, non piace proprio. Per questo motivo è fondamentale parlarne prima che entri in vigore. Anche se tutti hanno riconosciuto l’ormai innegabile necessità di normare il nobile e condivisibile principio che “il suolo è un bene non ripetibile e, quindi, va valorizzato e tutelato”.

 

A “fare le pulci” ai contenuti del provvedimento ha iniziato l’avvocato Piero Golinelli, affermando che “le norme non possono prescindere dal governo del territorio. Serve, piuttosto, una semplificazione delle norme per chi vuole ristrutturare il costruito. Abbiamo consumato tutto il suolo che c’era da consumare e adesso che non ce n’è più, facciamo la Legge”. Altrettanto drastico è stato l’ing. Livio Dezzani, ex dirigente della Regione ed esperto in Urbanistica. “Il testo – ha sottolineato – è preoccupante, perché distrugge la programmazione dei Piani Regolatori e, di conseguenza, il sistema tecnico, ma anche economico del territorio. C’è il rischio dirompente di inventare un’urbanistica parallela a quella esistente. Il Piemonte, infatti, è già totalmente pianificato attraverso percorsi condivisi con i sindaci e i cittadini. Stiamo attenti a buttare via tutto”. Il presidente di Confindustria Cuneo, Franco Biraghi, ha messo in luce il fatto che parecchio consumo del suolo lo realizzano gli Enti pubblici attraverso strade e zone di sosta, a volte, non necessarie. Il geometra Emilio Dalmasso ha illustrato il documento congiunto, elaborato dagli Ordini professionali, chiedendo norme scritte in modo chiaro, che agevolino il lavoro e favoriscano lo sviluppo economico. Non come quelle contenute nel Disegno di Legge. Il relatore del provvedimento, l’onorevole Massimo Fiorio (Pd) lo ha dovuto difendere, ma in modo onesto, ha anche riconosciuto la necessità di dare vita a un tavolo di confronto tecnico con i professionisti per raccogliere i loro suggerimenti e rivedere in Aula alcuni articoli. Ma è stato chiaro su un punto, raccogliendo qualche fischio: “Il consumo di suolo è aumentato fortemente negli ultimi decenni, per cui lo scheletro portante del testo non può essere toccato”. Sull’esigenza di un confronto, prima della discussione alla Camera, si è espresso anche il ministro Enrico Costa.

 

L’assessore regionale all’Urbanistica, Alberto Valmaggia, ha chiuso gli interventi. “Il tema – ha detto – è molto complesso e non si può semplificare in slogan di bandiera. Come Regione abbiamo realizzato un monitoraggio del consumo del suolo che fotografa la situazione in modo concreto. Stiamo portando avanti il Piano Paesaggistico, che speriamo di approvare entro quest’anno, il quale si lega al consumo del suolo e sarà il vero strumento vincolante per proteggere le aree con necessità di tutela. Per favorire il recupero dell’esistente bisogna pagare meno oneri urbanistici rispetto alle nuove costruzioni. Sul Disegno di Legge, la Regione si è espressa attraverso una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio di Palazzo Lascaris a novembre 2015, in cui si dice che il contenimento del consumo del suolo deve essere al centro delle politiche dell’Ente, ma inserito armonicamente nelle norme urbanistiche in vigore e concertato con il territorio”.

 

E, proprio in quest’ottica, ha accolto l’apprezzamento generale la proposta di Valmaggia di convocare, a breve, in Regione, un tavolo di confronto con l’onorevole Fiorio e i rappresentanti degli Ordini professionali. Obiettivo? Trovare un’intesa il più possibile condivisa sul testo del provvedimento.