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Saluzzo: in primavera torna la cena gourmet “Più stelle meno sbarre”

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In primavera, presso la suggestiva location della Castiglia di Saluzzo, ritorna “Più stelle meno sbarre”, la cena gourmet per sostenere economicamente “Stampatingalera”, il corso di stampa Fine Art promosso dall’Associazione Sapori Reclusi e attivo dal 2014 nel carcere di Saluzzo, grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.

 

La scelta della location per questa seconda edizione risponde a diverse esigenze, legate alle dinamiche di coinvolgimento del territorio. La Castiglia, sede del vecchio carcere fino al 1992 e dal 2006 ristrutturato e restituito alla funzione pubblica, è un centro nevralgico per la vita culturale della città di Saluzzo, portatore di un pezzo importante della memoria storica legata al passato medievale prima e carcerario poi. Ne è un esempio il Museo della memoria carceraria, allestimento di grande impatto emotivo in cui le antiche celle di isolamento del seminterrato costituiscono un inedito percorso museale in cui trovano posto le storie di personaggi famosi, reclusi, briganti e criminali, “una riflessione a 360 gradi sul carcere, sul suo significato storico per le moderne democrazie e sui suoi infiniti rapporti con l’arte, il cinema e la letteratura”.

Il mondo della detenzione incontra da vicino il mondo ‘fuori’, il mondo ‘fuori’ si immerge nella realtà della reclusione e ne diventa parte attiva, collaborando al processo di interazione, scambio, comprensione che sta alla base del cambio di prospettiva indispensabile per creare un percorso di inclusione che veda i singoli come parti diverse di una società unica.

“Più stelle meno sbarre” è dunque molto più di una cena stellata, è una scommessa coraggiosa, per provare a ricreare in modo nuovo il filo che unisce le diverse parti di una stessa società civile, al di là di pregiudizi, preconcetti, immagini prefabbricate.

 

Promotrice dell’evento è Sapori Reclusi, associazione culturale impegnata in attività di comunicazione e sensibilizzazione sociale, che da anni ha trovato nel cibo la via più immediata per far emergere le situazioni di esclusione in cui vivono alcune persone isolate dal concetto standardizzato di società. Come nella prima edizione quindi, anche quest’anno saranno il cibo di alta qualità e i grandi vini del territorio italiano a parlare un linguaggio comprensibile a tutti: un gruppo di chef importanti, custodi dei sapori che rendono il nostro paese famoso in tutto il mondo, preparerà una grande cena di beneficenza aperta al pubblico.

Il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Di Cuneo

Quest’anno un tassello importante arricchisce l’iniziativa: il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo partecipa alla realizzazione del progetto perché, come dichiara Enrico Galleano, il presidente, «crediamo che il lavoro rappresenti, da sempre ed oggi più che mai, un tema di grande attualità al centro di dinamiche sociali, politiche ed economiche. Confidiamo fortemente nel capitale umano e nella sua formazione, nell’efficienza, nel merito, nel cambiamento, nella legalità e nel lavoro. Perché? Perché il lavoro è uno strumento di libertà e crescita per tutti».

 

Tutto questo è in sintonia con “Più stelle meno sbarre” e i valori che animano l’iniziativa: la formazione, la sostenibilità del lavoro, la collaborazione e il rispetto delle regole, la possibilità di cambiare in meglio la propria condizione, la legalità come unico campo di gioco, dove mettersi in discussione e confrontarsi. «Questi valori – continua Galleano – a tutti i livelli, sono le linee guida a cui i Giovani Imprenditori si ispirano ogni giorno per coniugare etica e profitto».

Così, le stelle incontrano il carcere, le aziende incontrano i progetti solidali, le istituzioni toccano con mano che un’altra strada per comunicare è possibile: accostare chef e detenuti, imprenditori e cittadini, rappresentanti delle istituzioni e giovani è la strada per ricreare il senso reale di quella che chiamiamo per convenzione società civile.

Fare incontrare i grandi chef con chi vive una situazione di esclusione e privazione della libertà permette di attivare nuovi meccanismi, abbattere barriere, smussare pregiudizi.

 

Nell’arco della giornata, alcuni degli chef partecipanti all’evento terranno una lezione al gruppo di detenuti che frequentano il corso di cucina, per generare un incontro di competenze, ma soprattutto per attivare uno scambio personale e umano tra persone protagoniste di percorsi di vita tanto diversi, uniti dal tema del cibo come identità e soprattutto dal lavoro come riscatto per il futuro. Un’occasione unica per i detenuti, speciale per i cuochi.
La sera, un gruppo di detenuti uscirà dal carcere per fornire il proprio supporto alla realizzazione dei piatti nella cucina stellata che sarà allestita nella Castiglia. Così, nell’edizione 2014 erano stati gli chef a entrare in carcere insieme a tutto l’equipaggiamento, mentre quest’anno sarà un gruppo di detenuti a uscire dalla casa di reclusione per partecipare alla serata e aiutare gli chef nella preparazione dei piatti.

 

Questa cena si conferma una grande opportunità per i cittadini che parteciperanno, per i rappresentanti delle istituzioni, per le aziende del territorio che sostengono l’evento con i loro prodotti. Al menù curato dagli chef stellati si affiancheranno infatti ottimi vini: alcuni sponsor della serata sono cantine prestigiose che già nella precedente edizione hanno compreso e sostenuto l’iniziativa, confermando il loro impegno accanto a Sapori Reclusi. Ceretto, Oddero, Sordo, Milazzo, Coppo, Zanotto, Scavino, Rocca Albino accompagneranno con i loro vini le ricette degli chef e offriranno inoltre alcuni magnum per l’asta conclusiva. Ai tavoli il servizio sarà curato dagli abili allievi dell’Istituto alberghiero Virginio Donadio di Dronero, supervisionati dal loro abile professore Mauro Prato e da Luciano Marsaglia, del ristorante Ostu di Djun.

 

Ma tanti sono i partner che anche questa volta si mettono in gioco come supporter dell’attività: FoodPaper di Luca Pennestri per una fornitura di mise en place biodegradabile e compostabile, in linea con i valori etici e antispreco promossi dalla cena; l’azienda Rastal con i bicchieri da vino; gli amici di Fresco Piada, per permettere un assaggio delle loro squisite piadine artigianali abbinate a lardo e prosciutto della Salumeria Giacobbe di Giovanni Giacobbe; Banda Biscotti, laboratorio di biscotti attivo da tempo in alcune carceri piemontesi e La Granda, la nota azienda piemontese di trasformazione della carne di Sergio Capaldo. Si aggiungono al gruppo Miroglio Textile che ha omaggiato una fornitura di tessuto e Beerock, la birra artigianale del trombettista Roy Paci, amico di Sapori Reclusi. Insomma, tanti gli imprenditori che credono con Sapori Reclusi nel valore di porsi a fianco di nuovi messaggi per cominciare a vedere le cose da un nuovo punto di vista.

 

Obiettivo finale della cena: favorire il coinvolgimento delle aziende entrate in contatto con il laboratorio di Stampatingalera mediante la presa in carico di commesse esterne e incrementare i processi di comunicazione di ciò che si trova recluso verso la società esterna. È “un’impresa possibile”.

 

Dove
Castiglia, via S. Bernardino, 2 – 12037 Saluzzo, CN

Quando
Lunedì 4 aprile 2016 – ore

Quanto
Il costo della cena al pubblico è di 100,00 euro.
Le aziende interessate possono acquistare un pacchetto di posti da destinare a clienti, fornitori e amici.
I privati interessati potranno acquistare biglietti singoli e multipli.
Per ragioni organizzative, e data finalità benefica dell’evento, il saldo della cifra avverrà all’atto della prenotazione. Non è previsto un rimborso per la mancata partecipazione alla serata.

Per eventuali info e/o prenotazioni, scrivere all’indirizzo prenotazioni@saporireclusi.org

Il programma della giornata

Ore 9:45
Ingresso di alcuni chef all’interno della casa di reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo

Ore 10:00 – 12:30
Incontro e lezione nella cucina del carcere con i detenuti del corso e preparazione di alcune portate

Ore 13: 00 – 14:30
Incontro con i detenuti del laboratorio di Stampatingalera

Dalle 15:00
Preparazione delle portate della cena presso i locali dell’ex carcere della Castiglia, situata nel centro di Saluzzo, a 15 min dal carcere Rodolfo Morandi

Ore 19:00
Aperitivo di benvenuto

Ore 20:00
Inizio evento
Durante la serata: presentazione dell’Associazione e del progetto Stampatingalera

Ore 22.00
Asta dei vini

Ore 23:30
Conclusione

 

Gli Chef
Yoji Tokuyoshi
Ristorante Tokuyoshi – Milano – 1 stella Michelin *
Giancarlo Morelli
Ristorante Pomiroeu – Seregno (MB) – 1 stella Michelin *
Pino Cuttaia
Ristorante La Madia – Licata (AG) – 2 stella Michelin **
Theo Penati e Matteo Boschiero Preto
Ristorante Pierino Penati – Viganò Brianza (LC) – 1 stella Michelin *
Christian e Manuel Costardi
Ristorante Christian&Manuel – Vercelli – 1 stella Michelin *
Ugo Alciati
Guido Ristorante – Serralunga d’Alba (CN) – 1 stella Michelin *
Massimo Camia
Massimo Camia Ristorante – La Morra (CN) – 1 stella Michelin *
Cristina Bowerman
Ristorante Glass Hostaria – Roma – 1 stella Michelin *
Alessandro Negrini e Fabio Pisani
Ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia – Milano – 2 stella Michelin **

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