Martedì 8 febbraio il Consiglio direttivo dell’associazione culturale Marcovaldo ha deliberato di convocare, entro il mese di febbraio, l’assemblea straordinaria dei soci per proporre la messa in liquidazione dell’associazione e la nomina di un commissario liquidatore.
Una decisione che, per quanto sofferta, nasce dalla presa d’atto della volontà del territorio – chiaramente espressa da alcuni suoi rappresentanti nel corso di incontri ufficiali – di subordinare la nomina del Consiglio di amministrazione della Fondazione Artea alla cessazione dell’attività dell’associazione Marcovaldo, rendendo pertanto impossibile lo svolgimento di ulteriori attività, ancorché funzionali a concludere l’esperienza nel modo meno traumatico possibile.
Il presidente dell’associazione culturale Marcovaldo, Daniela Formento, in accordo l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi, avrebbe infatti ritenuto più opportuno evitare un’immediata chiusura dell’associazione, con il conseguente licenziamento dei dipendenti, facendola seguire non soltanto alla messa in sicurezza del personale, ma anche alla definizione di una continuità nella gestione dei beni concessi ad essa in comodato. Ragione per cui una precedente assemblea dei soci di Marcovaldo aveva deliberato, d’accordo con l’Ente Regionale, di proporre alle fondazioni bancarie un programma di attività di minima che, anche in assenza del contributo della Regione Piemonte, avrebbe consentito all’associazione di non privare il suo territorio di riferimento di un’animazione culturale. Ma dinanzi all’assenza di una volontà da parte degli esponenti della comunità locale di intraprendere tale percorso, al presidente non resta che constatare l’impossibilità di giungere ad un accordo, in quanto la situazione attuale priva l’associazione Marcovaldo delle necessarie condizioni per il prosieguo della propria azione. Da qui deriva la decisione del Consiglio direttivo, che concretamente comporterà due principali conseguenze: l’associazione nei prossimi giorni sarà obbligata a restituire i beni avuti in comodato ai rispettivi proprietari e, soprattutto, dovrà licenziare le sette persone impiegate, professionalità che si augura non vadano perse, in quanto costituiscono una grande risorsa per il territorio.
Al commissario liquidatore, che verrà individuato dall’assemblea straordinaria, spetterà invece il compito di incassare i crediti maturati dall’associazione Marcovaldo nei confronti della Regione e delle fondazioni bancarie e fare un inventario dei beni di proprietà dell’associazione da mettere in vendita, per attuare il piano di rientro dai debiti maturati nel corso delle gestioni precedenti al 2010.