Un uomo e una donna, nomadi sinti, sono i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti, Alberto Giannone su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica Giorgio Nicola, per alcuni furti e una rapina commessi nell’ultimo semestre in varie località dell’astigiano e del cuneese.
Le indagini dei Carabinieri sono iniziate l’anno scorso in piena estate quando lui, un 41enne originario del campo nomadi di Alba, arcinoto alle forze dell’ordine per una lunga serie di denunce e condanne per reati contro il patrimonio, venne sorpreso da un dipendente di un cantiere in Santa Vittoria d’Alba mentre, insieme a due complici, si era appena impossessato di oltre cento litri di gasolio “aspirandoli” da un mezzo pesante. Vistosi scoperto, il nomade aveva tentato di aggredire il dipendente, il quale aveva urtato il ladro con la propria auto provocandogli lesioni tali da suggerirli le cure dei sanitari del pronto soccorso di Alba.
Con una sfacciataggine che ha dell’incredibile, il nomade si era presentato in caserma per denunciare un tentativo di investimento, evitando però di precisare dettagli compromettenti come il luogo preciso dell’investimento e le circostanze in cui questo era avvenuto. Conoscendo il personaggio e a causa della corrispondenza del modello dell’auto vista scappare dal luogo del furto, la stessa che ha accompagnato il nomade al pronto soccorso, i Carabinieri non ci hanno messo molto a mettere in correlazione i due eventi.
Le successive indagini effettuate dai Carabinieri di Alba, con il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica di Asti, hanno consentito di acquisire importanti elementi di responsabilità nei confronti della coppia che, nei mesi seguenti si sarebbe resa responsabile del furto in un telefono cellulare dall’autovettura di un giovane di Borgo San Dalmazzo, di un furto a casa di una anziano di San Damiano d’Asti e di una rapina ai danni di uno sbandato di Cuneo.
La compagna, una nomade 38enne, le cui responsabilità sono state ritenute più lievi, è stata sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Asti e permanenza in casa in ore serali e notturne, mentre per lui si sono aperte le porte del carcere di Quarto d’Asti ove, nei prossimi giorni, verrà interrogato dal magistrato.