Permettere ai Comuni virtuosi, in particolare a quelli con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, di utilizzare l’avanzo di amministrazione per raggiungere l’equilibrio di bilancio evitando il dissesto; dare corso al disegno di legge nazionale per il sostegno e la valorizzazione dei territori rurali e montani, anche con l’introduzione della remunerazione dei servizi ambientali.
Lo chiede la Lega Nord con un ordine del giorno in Consiglio regionale del Piemonte sollecitando la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo centrale per cancellare la norma della legge di stabilità 2016 che prevede il pareggio di bilancio per tutti gli enti locali.
«Molti piccoli Comuni virtuosi che hanno accantonato risorse nell’avanzo di amministrazione da investire in interventi strategici per il territorio – osserva Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale -, si trovano bloccati e doppiamente beffati, perché, paradossalmente, la legge sta favorendo quegli enti che hanno un fondo crediti più alto e che sono maggiormente indebitati».
Pur senza mettere in discussione l’impianto della normativa sul contenimento della spesa pubblica, il gruppo leghista punta il dito contro l’obbligo del pareggio di bilancio richiesto indistintamente a tutti i Comuni, compresi quelli contraddistintisi per virtuosità e buona amministrazione: «Non è giusto penalizzare chi ha ben amministrato – aggiunge il consigliere regionale della Lega Nord, Alessandro Benvenuto -, bisogna saper dare il giusto peso alla valenza strategica degli investimenti dei piccoli comuni virtuosi che avrebbero la possibilità di intervenire su fronti di prima necessità, come l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza dei territori, e non lo possono fare».