L’aggiornamento sulla questione del PUF era senza dubbio l’interpellanza più attesa della seduta del Consiglio comunale di Cuneo di ieri, lunedì 21 marzo.
A presentarla è stato Nello Fierro, capogruppo del Gruppo Costituente dei Beni Comuni, che ha chiesto una risposta al sindaco in riferimento ai 18 alloggi sfitti. “Il sindaco nel Consiglio del 21 dicembre 2015 ha comunicato l’avvio di una trattativa con il nuovo Direttore Regionale del Demanio per definire le iniziative e il futuro dello stabile – ha detto Fierro -. In questi mesi ci sono state diverse iniziative e sono state raccolte in città un migliaio di firme a sostegno della campagna ‘Liberiamo il PUF’: siamo stanchi dei buoni propositi e delle parole, quando poi le soluzioni tardano ad arrivare. Vogliamo sapere quando questi 18 alloggi verranno destinati al Comune di Cuneo e potranno dare una risposta alla carenza di case popolari e alla situazione di crisi abitativa che stiamo vivendo“.
Sono voluti intervenire sulla questione anche i consiglieri Beppe Lauria (“Perché non facciamo avere un fascicolo del PUF alle tante onorevoli facce che hanno manifestato la loro vicinanza al territorio? Magari potrebbero darci delle risposte“), Roberto Cerato (“Vorremmo sapere quando e cosa si sono detti il sindaco e il Direttore del Demanio“) e Gigi Garelli (“Quali risposte si possono dare alle famiglie che stanno abitando in case provvisorie?“). Terminati gli interventi, ha preso la parola il sindaco Federico Borgna, che ha esordito ringraziando Fierro per aver tenuto l’attenzione alta su un tema spinosissimo (“E’ una battaglia giusta, di civiltà, non colorata politicamente, i 18 appartamenti sono una vera ferita per questa città“), provando poi a dare delle risposte: “Degli sviluppi ci sono stati – ha detto -, ho incontrato di recente il Direttore Regionale del Demanio, e anche lui è molto determinato a porre fine a questa vergogna, ma la situazione è intricata e non si avrà una soluzione a breve. Ripeto, il dossier è aperto e siamo determinati a trovare soluzioni, ma vorrei evitare di dare false speranze alle famiglie in difficoltà: il momento nel quale potranno andare in queste case non è certo domani“.
La risposta del sindaco non ha soddisfatto il consigliere Fierro, che ha dunque dato vita ad una protesta provocatoria e forte, già annunciata: “Purtroppo non sento nulla di nuovo, queste sono cose già dette – ha spiegato -. E’ un rimandare che non ci dà nessuna prospettiva, quindi passerò la notte in questa aula”. Dicendo queste parole, ha estratto un sacco a pelo, accolto dal sostegno di alcuni consiglieri e dall’applauso del pubblico di manifestanti presenti alla seduta. Con lui, ad “occupare” l’aula nella notte, il consigliere Gigi Garelli ed alcuni attivi sostenitori della battaglia.
GDS