Il 19 marzo 2016, nelle prime ore del pomeriggio, militari della Stazione CC di Boves, nell’ambito dei controlli alle persone colpite da misure cautelari, hanno accertato che un 34enne sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso una comunità del luogo si era reso irreperibile.
I successivi speditivi accertamenti hanno fatto emergere che l’uomo, poco prima dell’evasione, si era fatto prestare un telefono cellulare da un altro ospite della comunità, con il quale aveva effettuato un accesso telematico ad un sito web pornografico, scaricando file fotografici relativi a minori di anni 18.
L’uomo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari perché gravato da una condanna a 7 anni, 4 mesi e 15 giorni proprio per il reato di pedopornografia emessa dalla Corte d’Appello di Torino. Per il 34enne è scattata una nuova denuncia da parte dei militari della Stazione di Boves per il reato per cui è stato già condannato e una denuncia per il reato di evasione.
Immediatamente sono scattate le ricerche dell’evaso che il 21 marzo, alle 03.50 circa, è stato rintracciato sulla SP 662 a Marene dai militari di quella Stazione. L’uomo è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Savigliano. Il giorno seguente l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato condannato, con il patteggiamento della pena, a 4 mesi di reclusione ed è stato nuovamente riaccompagnato presso la comunità di Boves.
c.s.