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Clamoroso successo nel cuneese per la XXIVª Giornata FAI di Primavera: coinvolte 7500 persone

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Grande successo per la ventiquattresima edizione della Giornata FAI di Primavera: più di 700.000 italiani in coda in tutte le città per visitare gli oltre 900 beni aperti in 380 località d’Italia. Le Giornate FAI di Primavera si attestano ancora una volta come l’unica manifestazione capace di coinvolgere un numero così grande di persone interessate al patrimonio artistico e naturalistico italiano.

 

 

Sono stati tantissimi, come aveva previsto il Ministro della Cultura Franceschini, venerdì da Alessandria. Un incontro tra il FAI e la gente che è stato l’occasione per tutti gli italiani di scoprirsi “tifosi” del proprio Paese e delle sue tante bellezze nascoste. Una straordinaria festa di piazza resa possibile grazie al fondamentale supporto di oltre 7.000 volontari e 22.000 Apprendisti Ciceroni.

 

In provincia di Cuneo già dal primo pomeriggio di sabato il pubblico si è avvicinato ai banchi FAI sulle piazze di Cuneo, Alba, Bra e Revello in cerca di informazioni sui beni e luoghi aperti: coppie, famiglie o, più spesso, piccoli gruppi, provenienti non solo dalle città della provincia, ma spesso dal torinese, dal milanese e dalla Liguria, attirati dalla bellezza e dal fascino di luoghi normalmente chiusi, che hanno molto da raccontare. In totale oltre 7.500 persone sono entrate nei luoghi aperti dalla Delegazione FAI di Cuneo e dai gruppi FAI di Alba e Bra.,

 

“Il successo dell’evento, quest’anno, è andato ben oltre le nostre aspettative: siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti e per il calore che, sempre, la gente ci manifesta. Vedere gruppi di persone e intere famiglie mettersi in coda ordinatamente provando l’emozione di scoprire il lato bello del nostro Paese, ci riempie di orgoglio”. È il commento di Françoise Giorgis, Capo Delegazione FAI di Cuneo. “Abbiamo constatato che molti visitatori sono arrivati anche da molto lontano e questo ci fa riflettere, confermando una delle osservazioni che più spesso viene spontanea quando scegliamo i beni da aprire: abbiamo tanti piccoli tesori nelle nostre città ma non ce ne rendiamo conto, lasciando ad altri il piacere di scoprirli.”

 

Torino, Asti, Liguria e il milanese sono i luoghi di provenienza di molti visitatori, attirati dall’evento che ormai è atteso come un appuntamento ricorrente a cui non mancare. Il luogo più ricercato, quello che ha destato la curiosità maggiore attirando moltissime persone, è stato Palazzo Gondolo della Riva, nel centro storico di Cuneo, un luogo mai aperto al pubblico prima, casa privata della nobile famiglia cuneese. Il conte Piero Gondolo della Riva in persona ha accompagnato gruppi di visitatori iscritti al FAI fra i salotti di casa, raccontandone la storia che si lega a quella della città e delle famiglie nobili della provincia, con il sottofondo musicale degli strumenti antichi di casa suonati dai ragazzi del Liceo Musicale “Ego Bianchi” di Cuneo accompagnati da Vera Anfossi.

 

Anche davanti alla Sinagoga di Contrada Mondovì per tutta la giornata non è cessata la coda di chi, con interesse e curiosità, voleva conoscere la storia della comunità ebraica cuneese, una delle più antiche del Piemonte. All’interno il prof. Alberto Cavaglion ha accolto centinaia di visitatori accompagnandoli alla scoperta non solo del luogo sacro, ma anche della nuova biblioteca ebraica e della piccola e affascinante aula scolastica. Grande entusiasmo per i visitatori de L’Annunziata, coinvolti in una visita inusuale quanto coinvolgente del luogo che in passato è stato un monastero e orfanotrofio, oggi sede dell’Accademia Teatrale Toselli. Gli allievi della scuola lo hanno fatto rivivere attraverso la storia di cinque personaggi che proprio qui sono passati, con un breve spettacolo scritto da Chiara Giordanengo per l’occasione.

 

Nel complesso dell’ex Ospedale di Santa Croce i visitatori sono stati invece accompagnati dagli architetti che ne stanno seguendo il progetto di restauro per riportarlo agli antichi splendori, come nuova sede del polo bibliotecario cittadino. Grande afflusso a Villa Parea, appena fuori città, dove le splendide giornate primaverili hanno esaltato l’impatto dell’edificio neoclassico immerso nel grande parco in cui l’animazione di giovani giocolieri ha intrattenuto i più piccoli. Nel centro storico in centinaia hanno potuto entrare nella Chiesa di Santa Croce, oggi chiusa al pubblico per restauro e scoprire ciò che resta dell’antica facciata barocca della Chiesa di Santa Maria del Bosco, Duomo di Cuneo, oppure scoprire la storia di via Roma, antica platea, e le bellissime facciate dei palazzi che vi si affacciano, recentemente restaurate.

 

A Bra è stata aperta la Chiesa di Santa Chiara, capolavoro rococò di Bernardo Vittone, con la possibilità di accedere ai matronei, per ammirare da un punto di vista privilegiato la cupola traforata e i dipinti perfettamente conservati, cogliendo scorci inusuali dell’intero complesso architettonico. Ad Alba i visitatori hanno potuto conoscere meglio la Chiesa di San Giovanni Battista, una delle più antiche della città, che conserva al suo interno numerosi capolavori artistici di varie epoche. In tutti i siti aperti da Fai, sono stati gli Apprendisti Ciceroni® a fare da guida ai visitatori: studenti delle scuole superiori locali, appositamente preparati, che si sono rivelati, per molti, una piacevole sorpresa per la loro accurata preparazione e chiarezza nell’esposizione. Un’esperienza che rimarrà nella
loro formazione non soltanto scolastica, contribuendo alla crescita personale nell’apprezzamento del “bello”.

 

“È una grande soddisfazione, per noi volontari del FAI, vedere così tanta gente invadere palazzi, giardini e chiese in queste giornate, e soprattutto cogliere lo stupore sui volti di chi si rende conto di non conoscere affatto i beni artistici dei nostri paesi” commenta Roberto Audisio, Vice Capo Delegazione FAI di Cuneo. “Sono stati moltissimi, quest’anno, i visitatori che hanno voluto iscriversi al FAI, anche in coppia o con la tessera famiglia, orgogliosi di poter contribuire allo sviluppo della Fondazione per la salvaguardia del patrimonio artistico ed ambientale italiano. Un grande segnale positivo che dimostra quanto il FAI stia crescendo, sull’esempio del National Trust inglese, dove oltre quattro milioni di soci possono affermare di sentirsi a casa propria negli innumerevoli siti restaurati e restituiti alla collettività”.

 

Grande soddisfazione anche a Manta dove più di 1.200 persone hanno ammirato le sale affrescate del Castello della Manta e la chiesa di Santa Maria al Castello, bene FAI della provincia di Cuneo, esempio concreto dell’operatività della Fondazione. “

 

La Delegazione di Cuneo ringrazia la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesistici del Piemonte, la Provincia di Cuneo ed i Comuni di Cuneo, Alba, Bra e Manta, per il patrocinio concesso, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, Lagnasco Group, le testate [UNICO] people & style e +Eventi per la preziosa collaborazione assicurata.  Ringrazia inoltre: l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alle Attività Produttive di Cuneo, le famiglie Cavaglion e Gondolo della Riva, la Diocesi di Cuneo, don Luca Favretto e don Mauro Biodo, la Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Cuneo, lo Studio Areaprogetti, l’Accademia Teatrale Toselli di Cuneo, il Liceo musicale “Ego Bianchi” di Cuneo, CEGAT, la Protezione Civile e A.N.A. Cuneo, l’Ass. Culturale “San Giovanni” di Alba, l’Ass. “Amici di Santa Chiara” di Bra, l’Ass. Nazionale Polizia di Stato – Sez. di Cuneo – l’Ass. Nazionale Carabinieri – Sez. di Cuneo e Sez. di Fossano, A.N.A. Ass. Nazionale Alpini – Protezione Civile – Sez. Cuneo – Gruppo Cuneo Centro, gli oltre 100 Apprendisti Ciceroni® del Liceo Scientifico e Classico Statale “G. Peano – S. Pellico” di Cuneo, Istituto di Istruzione Superiore professionale e tecnico “Sebastiano Grandis” di Cuneo, Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Piera Cillario Ferrero” e Liceo Artistico Statale “Pinot Gallizio” di Alba, Istituto Superiore Statale “E. Guala” di Bra, Liceo Ginnasio Statale “G. B. Bodoni” e sez. annessa, Liceo Scientifico di Saluzzo, Istituto di Istruzione Superiore “G. Soleri – A. Bertoni” di Saluzzo (CN), oltre ai più di 150 volontari che con il loro capillare lavoro e la loro collaborazione rendono possibile l’evento”.

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