Riceviamo e pubblichiamo una riflessione inviataci in redazione dall’Associazione “Cittadini per Passione” in merito ai problemi di viabilità a Cuneo, causati anche dalla scarsa educazione stradale ed alla legalità di alcuni concittadini.
Cuneo non e’ Gotham City e non abbiamo bisogno di un giustiziere mascherato per risolvere i problemi dei cittadini indisciplinati…ma un po’di educazione stradale non ci farebbe poi tanto male! Il problema dell’educazione stradale non è solo un problema di parcheggio selvaggio o di eccessiva velocità ma riguarda l’intera dimensione della convivenza civile e democratica. È una questione di legalità. Come scrive Di Dedda nel suo libro Educare alla legalità: “il disagio sociale e la sfiducia nelle istituzioni, trovano espressione in una caduta del consenso collettivo circa le disposizioni normative alle quali attenersi. Da qui, la propensione di molti all’adozione di logiche mentali e comportamenti che fanno appello all’arbitrarietà, alla furbizia e alla giustizia privata, concorrendo a destabilizzare il clima di serenità collettiva…”
Il fatto che molti cittadini parcheggino le macchine o le moto ovunque (sulle strisce, sui marciapiedi, nei divieti di sosta e pure nelle vie pedonali) e nessuno dica nulla, che alcuni ciclisti usino i portici come velodromo, che moltissimi automobilisti scambino i viali e le vie del centro storico per le piste di formula uno, non ci stupisce né ci indigna più. Ci diciamo che se tanto lo fanno tutti e nessuno fa nulla allora va bene e ‘chissenefrega se la mia macchina impedisce il passaggio ad un passeggino o ad una sedia a rotelle’ e ‘che mi importa se viaggio a più di 80 km orari sui viali tanto sono i pedoni che devono stare attenti’.
L’amministrazione comunale non può continuare a restare silente ma ha l’obbligo di agire per ripristinare il rispetto delle regole e il rafforzamento della percezione delle sanzioni, attraverso maggiori controlli con i vigili urbani, la promozione dell’educazione stradale nelle scuole, incontri con la cittadinanza per la sensibilizzazione sul tema e con esperti del settore, per porre fine a questo scempio.
Andrea Borri, Associazione Cittadini per Passione