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Serie D – Gardano: “Con il Castellazzo Bormida ennesima mancanza di attenzione. Non è più un caso” | Il tecnico torna sul suo addio: “Totale silenzio della società nei miei confronti”

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Ha lasciato un po’ di amarezza in casa Bra il ko patito dai giallorossi domenica sul campo del Castellazzo Bormida, fanalino di coda nel girone A di Serie D.

 

Contattato da Ideawebtv.it, il tecnico braidese Massimo Gardano è tornato ad analizzare il match, ponendo l’attenzione sia sull’andamento dello stesso sia sulle ragioni che potrebbero aver causato la sconfitta, arrivata al 92’ “per mano” dell’ex Alessandro Rossi.

 

“È stata una buona partita – commenta Gardano – soprattutto per il gioco che abbiamo espresso. Stavamo controllando il match, poi un’ingenuità ci ha punito, con Spera che ha deviato con la mano un cross sugli sviluppi di un corner. Il vantaggio su rigore ci ha colpiti ma siamo stati bravi a mantenere la supremazia territoriale, sfiorando il gol con Ferrario che ha spedito il pallone sulla traversa. I cambi sono stati indovinati, perché abbiamo ottenuto maggiore qualità e vivacità con gli innesti di Ottonello, De Peralta e Jeantet, trovando poi l’1-1 con Ferrario. Purtroppo, poi, abbiamo pagato l’ennesimo calo di attenzione, che ci è costato un altro punto in zona Cesarini”.

 

Un altro ko in extremis, quindi, che ormai non lascia più alcun dubbio al tecnico: “Sono convinto che, siccome siamo ormai alla settima o ottava partita sciupata nel recupero, un motivo ci sarà. La ripetitività delle cose non è mai un caso, in nessun settore: se al Bra fossero ipoteticamente dati i punti che ha perso nei minuti di recupero, oggi ne avremmo almeno dieci di più. Quali siano le ragioni non lo so: incidono applicazione, superficialità e psicologia, ma forse anche attenzione tattica o più semplicemente abilità tecniche che mancano. L’unico dato certo è che ad inizio stagione marcavamo a uomo sulle palle inattive e subivamo gol; siamo passati alla difesa a zona e non abbiamo più subito ma, col tempo, forse per abitudine, siamo tornati ad incassare, quasi che solo il cambiamento potesse permetterci di mantenere la giusta attenzione nel corso dell’intero match. Questo per concludere che, forse, la squadra dell’anno scorso era più attenta: senza attenzione i valori in campo si annullano e diventa difficile portare a casa punti”.

 

Inevitabile ritornare sulle dichiarazioni di due settimane fa, con cui Gardano aveva comunicato il proprio addio ai giallorossi al termine della stagione, seguito a ruota da Cavallo e Pontremoli. “La società continua a non farsi sentire. Nessuno mi ha chiamato né convocato, né il giorno successivo a quelle parole né oggi. Penso che fosse una situazione più facile da gestire di quanto non sia apparso alla società stessa: bastava convocarmi e comunicarmi che non sarei più stato l’allenatore del Bra. Io mi ritengo un professionista e mi comporto di conseguenza, per cui avrei accettato quella decisione, continuando comunque a lavorare con professionalità, anche per il mio bene, fino al termine di questa annata. Non capisco, quindi, il perché di questo silenzio, che ha solo complicato le cose”.

 

Parole chiare ed inequivocabili quelle di Gardano, quindi, che testimoniano di una situazione non facile sotto la Zizzola, con una squadra chiamata a chiudere la stagione con le ultime cinque partite in programma in un contesto complesso.

 

Carlo Cerutti

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