Un miracolo. L’ennesimo nella quasi centenaria storia dell’Albese. E’ quello che si è compiuto oggi pomeriggio sul sintetico del “Coppino”, la casa storica del sodalizio langarolo, quello che qui ha visto andare in onda la Serie C e le pagine più gloriose della Società.
Non c’è altro termine per descrivere quanto accaduto, perché una squadra che si iscrive all’ultimo secondo al campionato di Eccellenza dopo un’estate di passione, che inizia la preparazione estiva di fatto senza una squadra, con i “pezzi pregiati” migrati verso altri lidi e giusto un pugno di ragazzi pescati dal settore giovanile, ma soprattutto senza un vero assetto societario, dopo l’abbandono dello storico presidente Franco Rava e la “firma” pesantissima di Tony Isoldi reinventatosi presidente per tenere in vita l’Albese…e nonostante tutto arriva a centrare la salvezza addirittura con due turni d’anticipo, se non compie un vero miracolo, poco ci manca.
L’Albese ha fatto tutto questo, un’impresa che fa il paio con quella della stagione 2010/2011 quando, in Serie D, arrivò a centrare la salvezza ai play out dopo aver di fatto azzerato la squadra nell’estate. La salvezza di Tony Isoldi e Ezio Grasso che con passione e sacrifici hanno dato un seguito ad una storia che ad un certo punto pareva essere giunta al capolinea, la salvezza di Ivo Anselmo che, arrivato in estate ha saputo sposare la causa rivelandosi presto figura cardine della nuova Albese, ma soprattutto la salvezza di Giancarlo Rosso, per le malelingue “il protetto di Franco Rava”, che al primo anno senza lo storico presidente ha saputo prendere per mano la squadra, plasmarla, costruire da zero un mix di giovani di talento e vecchi esperti arrivando a centrare uno dei risultati più importanti nella sua decennale esperienza sulla panchina biancoazzurra, per buona pace dei suoi detrattori.
Una salvezza matematica che giunge nel migliore dei modi, al termine di una gara, quella con il San Domenico Savio Rocchetta, bella, vibrante, emozionante soprattutto nel primo tempo, davanti ad un pubblico caldo come quello del Coppino, a tratti autentico uomo in più per l’Albese. Che contro i gialloverdi astigiani parte subito forte, arrivando a calciare in porta per due volte nei primi 4 minuti, prima con Manasiev la cui punizione viene deviata dalla barriera, quindi con Carluccio che, con un velenoso diagonale, manca di poco il bersaglio grande. Il San Domenico Savio Rocchetta, diretta concorrente alla salvezza, non fa certo la parte della vittima designata, e in rapida successione risponde con l’ispirato De Souza che al 6’ e al 10’ testa i riflessi di De Miglio, mandando addirittura Kamana a segno all’11’ con l’arbitro che annulla per fuorigioco. La partita è vibrante, viaggia su repentini capovolgimenti di fronte, e al 13’ è Bandirola a scaldare i guanti di Corradino chiamando l’estremo difensore ospite alla deviazione in angolo.
Da applausi al 21’ la conclusione di De Souza che da 20 metri lascia partire un missile che De Miglio in tuffo neutralizza non senza problemi. Problemi che invece incontra al 28’ Corradino quando, sul tiro sporco di un Bosco lasciato colpevolmente solo a centro area, non trattiene la sfera lasciandosi scavalcare e regalando di fatto il vantaggio ai locali. Che sulle ali dell’entusiasmo continuano a premere e al 34’ trovano il raddoppio grazie a Bandirola, freddissimo a correggere a rete dall’altezza del dischetto un invito dalla sinistra di Buso. Pare tutto in discesa per l’Albese, ed invece tempo tre minuti e De Souza, il migliore dei suoi per distacco, la riapre grazie ad una splendida giocata che gli consente di liberarsi del diretto marcatore nel cuore dell’area per poi battere De Miglio sul primo palo. Le emozioni non finiscono, perché prima del duplice fischio dell’arbitro c’è ancora tempo di annotare una gran conclusione dalla distanza di Manasiev che sfiora l’incrocio e, allo scadere, un tiro cross di Bandirola che attraversa tutto lo specchio della porta senza che Gai riesca a correggere la sfera in rete.
Nella seconda frazione di gioco la gara cala visibilmente di intensità, il San Domenico Savio colleziona una lunga serie di punizioni dal limite dell’area che non arrivano però mai a impensierire seriamente De Miglio mentre l’Albese ha il merito di amministrare con intelligenza la gara, chiudendola con Gai alla diciassettesima marcatura stagionale e sfiorando il poker in contropiede. Gai che al 9’ fa le prove per il gol facendosi contrarre in angolo da Ashta una conclusione a botta sicura, e al 18’ cala il tris approfittando di un tiro di Bosco ribattuto da un difensore e tramutatosi involontariamente in un assist che il bomber, scattato sul filo del fuorigioco, non può sbagliare.
I gialloverdi di Raimondi con la forza della disperazione si riversano in avanti senza però creare mai reali problemi dalle parti del portiere, ma così facendo lasciano ampi spazi agli avversari che di rimessa rischiano di fare male, come al 22’ quando Gai vede la sua conclusione bloccata centralmente da Corradino, ma soprattutto al 29’ quando Bandirola, a tu per tu con l’estremo difensore avversario, pecca in freddezza sparando sul portiere in uscita. Gli astigiani si vedono solamente con alcuni calci di punizione senza troppa fortuna, e su uno di questi al 36’ Pala vede De Miglio pronto a bloccare centralmente. Ma una partita così emozionante non può avere un finale banale, quindi ecco che nei 4’ di recupero concessi dal signor Jouness prima Kamana rimedia un rosso diretto per un brutto fallo a centrocampo su Bosco, quindi il neo entrato Ganiyu in mischia chiama il portiere langarolo alla parata d’istinto, ultimo sussulto prima che il triplice fischio dell’arbitro dia il là ai festeggiamenti mai come in questo caso meritati.
Albese: De Miglio, Bregaj, Grimaldi, Manasiev, Roveta, Buso, Carluccio, Vecchiè (37’st Canonico) , Bandirola (40’st Gallo) , Bosco, Gai. A disp: Radouane, Delsanto, Dieye, Colla, Mala All. Rosso.
SDS Rocchetta: Corradino, Busco, Ashta, La Caria, Pala, Kamana Ogolong, Rosa, Lanfranco (12’st Ribeiro Sciani) , Di Santo Di Santo (32’st Ganiyu) , De Souza, Trabace (32’st Giudice) . A disp: Ocleppo, Bosticco, Testolina, Redi. All. Raimondi.
Arbitro: Jouness di Torino – Assistenti: Venesia di Nichelino, Varsalona di Pinerolo
RETI: 28’Bosco (A), 34’ Bandirola (A), 37’ De Souza (S), 18’st Gai (A)