La pittrice e poetessa cuneese Candida Rabbia, ex insegnante al cittadino Liceo Artistico, invita in Palazzo Samone (Cuneo, Via Amedeo Rossi) alla sua esposizione «Cej, parpèile, laver ed fior e d’angej» («Cieli, palpebre, labbra di fiori, ossia petali, e d’angeli») allestita sin a sabato 23, con orario di apertura dal mercoledì alla domenica, dalle 15,30 alle 19.
L’inaugurazione alle 17 di sabato 9 ha avuto notevole partecipazione. L’autrice ha voluto subito focalizzare il taglio «primaverile» di questa sua esposizione, una delle più ricche mai presentate, specchio della varietà della sua produzione, tra delicati acquerelli, efficaci pastelli per i quali è stata premiata, matite, oli, con soggetti fiori, paesaggi, ritratti di giovani (tra cui i figli). Le opere pittoriche sono intervallate da sue poesie in piemontese con traduzione in italiano. Scelta è stata fatta di scritti anche altrui che parlano di «angeli». Una rondine, vista, appunto, come «angelo» è l’omaggio al recentemente scomparso collega ed amico Arturo Rosso.
È esposto ed illustrato «L’Exulter Casanatense» (dal nome dell’importante cardinale seicentesco che lo possedeva, Girolamo Casanate), rotolo liturgico miniato (ben diciassette miniature) del XII secolo, tipico del Beneventano, ora liturgicamente in disuso, in «stampa pregiata facsimile dell’originale», con un compendio tematico riferito alle creature angeliche nell’arte, vere protagoniste dell’exultet, il canto pasquale dell’esultanza angelica nell’annuncio della Resurrezione. La scelta, ha spiegato, è stata dovuta al fatto che lei è usa scrivere e dipingere. Il rotolo ha le immagini al contrario dei testi, tanto che fosse possibile ai fedeli, molti analfabeti, vederle, mentre il lettore lo faceva scorrere sul leggio.
Gli «angeli» presentati, con note sintetiche ma complete, vanno da quelli assiri (in questi tempi, in Medio Oriente, spesso devastati, come «blasfemi» dagli integralisti islamici), a quelli egiziani, a quelli vittoriani…
In bacheca sono le pubblicazioni con sue illustrazione (come paio di «’Ltò Almanach» di Primalpe Costanzo Martini) e raccolte di poesie e scritti.
L’assessore Alessandro Spedale si è compiaciuto per l’interesse sollevato dall’iniziativa e per il tanto pubblico presente.
Il momento è stato concluso dalla professoressa Sissy Bedodi, che, come suo solito, ha recitato, a memoria, versi danteschi (ovviamente canto del «Paradiso», nella parte dedicata agli «angeli», teologica). Informazioni si possono avere al 320.4645950.
c.s.