Nei giorni scorsi i carabinieri delle Compagnie di Alba, Fossano e Cuneo – nell’ambito dell’attività di prevenzione, monitoraggio e contrasto ai fenomeni di violenza sulle donne disposta dal Comando Provinciale CC di Cuneo – sono intervenuti in tre casi di violenza sulle donne rispettivamente a Santo Stefano Belbo, Fossano e Cuneo.
A Santo Stefano Belbo i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Alba sono intervenuti presso l’abitazione di una casalinga 40enne italiana che aveva richiesto il loro intervento perché il suo ex convivente, un disoccupato pregiudicato 50enne macedone, stava tentando di entrare con la forza in casa sua. I militari, prontamente intervenuti, lo hanno bloccato all’esterno dell’abitazione in stato confusionale, aveva già danneggiando la porta d’ingresso. A suo carico il Tribunale dei Minori di Torino aveva emesso nei giorni scorsi un provvedimento di divieto di avvicinamento al figlio minorenne che vive con la donna. Lui però, incurante di tale divieto, si era recato a casa della donna, probabilmente per vedere il figlio, tentando di sfondare la porta di casa, minacciando la ex convivente, ingiuriandola.
Il macedone, date le sue condizioni di alterazione psico-fisica, è stato sottoposto al T.S.O. (Trattamento Sanitario Obbligatorio) dai sanitari del 118 di Nizza Monferrato (AT) e condotto in quell’ospedale. I carabinieri lo hanno denunciato per i reati di inosservanza provvedimenti del Giudice, molestie, minacce, ingiurie e danneggiamento.
A Fossano i militari della locale Compagnia sono intervenuti presso l’abitazione di una famiglia in quanto i vicini segnalavano urla provenire dall’interno. I carabinieri accertavano che, al culmine di un litigio in famigliare, un operaio 50enne fossanese aveva picchiato sua moglie, una operaia 40enne anche lei del luogo, procurandogli un ematoma e lesioni in varie parti del corpo. Sul posto veniva fatta intervenire un’ambulanza del 118 che trasferiva la donna in Ospedale dove, dopo essere stata medicata, veniva dimessa con una prognosi di 18 giorni. Poi la vittima e la figlia minore si trasferivano presso loro parenti. L’operaio è stato denunciato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate ed ora rischia che a suo carico scatti un provvedimento cautelare che gli impedisca di nuocere ancora alla donna.
A Cuneo i militari del Radiomobile sono intervenuti presso l’Ospedale “Santa Croce e Carle” su richiesta dei sanitari perché, in piena notte, si era presentata al Pronto Soccorso una casalinga 35enne del luogo con varie lesioni sul corpo. I carabinieri hanno poi avviato le indagini sulla vicenda scoprendo che la donna era stata picchiata dal marito, un impiegato 40enne cuneese, nel corso di un litigio. L’uomo è stato denunciato per lesioni personali e gli accertamenti sulla vicenda sono ancora in corso per verificare se la vittima abbia subito anche in passato altre violenze ad opera del marito, ora indagato.
c.s.