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25 aprile in Valle Varaita: a Melle l’iniziativa “Liberazioni”

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Per il secondo anno consecutivo si svolgerà a Melle l’iniziativa “Liberazioni” per ricordare il 25 aprile, senza retorica e con attenzione al significato attuale dei valori espressi dalla lotta partigiana. Ricco il programma della giornata.

 

Percorsi partigiani
Camminata sulle orme delle prime bande.
Alle ore 10 partenza da piazza Botta e salita sui sentieri dell’ubac di Melle. Lungo il tragitto, soste presso la postazione partigiana durante la battaglia di Valcurta e la targa che ricorda Giuseppe Lattanzi “Saetta” caduto durante il rastrellamento del 21 agosto 1944.
Alle 12 pranzo al sacco a Borgata Botta, base partigiana dei garibaldini del Distaccamento Giambone.
Alle 14 rientro a Melle.

 

Festa d’Aprile.
A partire dalle ore 15 presso l’Ala Comunale e in Piazza del Municipio
Spettacolo per bambini TAU E IL SOGNO (1+1=3 Teatrino Ambulante)
concerto ALBERKANT e ANONIMA CORISTI
Proiezione del film LOTTA PARTIGIANA (1975) di P. Gobetti e G. Risso, una raccolta viva delle immagini migliori raccolte durante la Resistenza in Europa (in collaborazione con Archivio Nazionale Cinematografico dell Resistenza , Torino).
Merenda sinoira.
In caso di maltempo la camminata non avrà luogo e la giornata inizierà alle ore 15 presso l’ala comunale.

 

ALBERKANT
Gli Alberkant nascono dall’unione di quattro musicisti e amici con l’intento di riproporre l’ immenso repertorio folk e popolare che Alberto Cesa e Cantovivo hanno prodotto in oltre 30 anni di ricerca e impegno. La coerenza delle parole legate alle azioni dove la musica non viene condizionata dal business e dalle regole del mercato rimangono una prerogativa anche per gli Alberkant che si legano con la musica e con l’affetto alla figura di Alberto Cesa quale maestro indiscusso e figura di riferimento per il folk in Italia e all’estero.

 

Gli Alberkant sono Celeste Ruà, organetto, cornamusa e voce, storico collaboratore del Cantovivo dal 1998; Antonio Mammone, fisarmonica e voce, collaboratore del Cantovivo nel 1998; Fabio Turini, percussioni, musicista degli Egin dal 2005; Fabrizio “bif” Bobbio, chitarra acustica e voce.

https://www.youtube.com/watch?v=7fFCOYZu7BI

 

ANONIMA CORISTI
Il piacere di cantare e di stare insieme. Il coro e la sua socialità rumorosa, le bocche rosse di vino e le note sghembe che inciampano nella melodia; e ancora la tradizione dei canti di lotta e noi divisi tra il desiderio di interpretarli e quello di urlarli a squarciagola in faccia a chi ci vuole male. In faccia alla miseria di spirito ed alla mediocrità, alla paura e alla solitudine che questo mondo produce in scala industriale.

 

Ascoltando le parole di ciò che cantano, non è così difficile attribuirgli significati più che attuali e contingenti. Basta guardarsi intorno e di certo non mancheranno gli stimoli per scaldare gli animi, oltre che l’ugola.
Prendere fiato, oltre la cappa grigia della rassegnazione … ossigeno! A volte basta alzare la testa per respirare.

 

TEATRINO AMBULANTE 1+1=3
Al suono di un violino di una fisarmonica e di un flauto una marionetta di nome Tau racconta la sua avventura muovendosi all’interno di una colorata scenografia in legno. Si narra di boschi e montagne, di incontri con fantastici personaggi e di strani e spaventosi sogni. Uno spettacolo che fa riflettere in modo semplice e immediato sul pericolo di loschi interessi che minacciano gli ambienti naturali. Un racconto poetico senza parole che trova la sua forza scenica nella stretta relazione tra la musica suonata in vivo e l’azione espressiva delle marionette abilmente manipolate.

 

LOTTA PARTIGIANA
Film di P. Goberrti e G. Risso (1975), dur. 60’
Una raccolta viva e articolata delle immagini migliori raccolte durante la Resistenza in Europa. La cronaca di una grande mobilitazione politica e militare: dalle prime bande italiane e jugoslave alle imprese dei maquis del Vercors, dalle lotte sulle Alpi e sugli Appennini alla liberazione di Parigi, Milano e Torino.
Il film apre un discorso finalmente problematico sulla resistenza, non richiudendolo dentro una prospettiva trionfalistica e falsamente “unitaria”. Questo atteggiamento storico e politico di fondo si riflette con estrema chiarezza anche nel montaggio e nel commento sonoro.

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