Dopo la pausa invernale riprendono le attività culturali e divulgative de “Il cuNeo gotico”, progetto voluto e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e con la direzione artistica di Enzo Biffi Gentili, direttore del Seminario Superiore di Arti Applicate/MIAAO di Torino.
Anche il 2016 vedrà l’organizzazione di numerosi appuntamenti sul territorio, che si terranno nei principali luoghi neogotici della provincia di Cuneo: una linea già sviluppata nel corso degli anni scorsi e che ha portato ottimi risultati in termini di conoscenza e valorizzazione di beni ed edifici di grande pregio architettonico di questo territorio.
Il 2016 sarà fortemente incentrato sull’organizzazione di proposte di visita e intrattenimento culturale nei principali luoghi del neogotico cuneese: si inizia a fine maggio da Racconigi, dove verrà proposta un’affascinante visita guidata in carrozza ad ambienti meno noti di castello e parco. A giugno sarà la volta di Dogliani, dove alle visite guidate sulle tracce dell’architetto neogotico Schellino si affiancheranno le letture di “Racconti del Terrore”, a cura di Elisa Dani. A inizio luglio le attività si svolgeranno nel suggestivo contesto del giardino del Senatore Borelli di Boves, dove una passeggiata e una lezione concerto all’imbrunire consentiranno di svelare alcuni dei misteri conservati in quel parco ormai abbandonato. Ad agosto, per sfuggire al caldo della pianura, verrà proposto un trekking guidato alla scoperta della montagna tardoromantica, tra gli chalet reali e le palazzine di caccia della famiglia Savoia alle Terme di Valdieri, in alta valle Gesso. Le proposte continuano poi a settembre con la visita guidata al complesso neogotico dell’Agenzia carloalbertina e alla Banca del Vino di Pollenzo, frazione di Bra, e si chiudono in ottobre a Cuneo, con un inedito e inaspettato itinerario guidato tra gotico e neogotico.
A settembre apre inoltre, a Cuneo nei suggestivi spazi espositivi del Complesso monumentale di San Francesco, la mostra “Artieri fantastici. Capolavori d’artedesign dai Compagnons ai Makers”, dedicata alle arti applicate e al design, con l’esposizione di artefatti simbolici della creatività artigiana fra tradizione e innovazione nel Cuneese.
Si citano a titolo esemplificativo e non esaustivo, e solo per quanto riguarda l’arte dell’illustrazione, del fumetto e graphic novel, che costituirà un importante settore dell’esposizione intitolato “Quattro fantastici”, i nomi di eminenti artieri, biograficamente legati al Cuneese ma celebrati a livello nazionale e oltre, come Attilio Mussino, Marco Corona, Marco Cazzato e Giorgio Sommacal.
Non finisce qui: “Il cuNeo gotico” intende lasciare anche una traccia permanente sul territorio. Poiché in questa provincia si concentrano alcune tra le principali architetture neogotiche d’Italia, un primato storico del Cuneese come si è cercato fin da subito di mettere in luce, sono in corso le attività per la realizzazione di una guida turistico-culturale incentrata su questa peculiarità della provincia di Cuneo e sui tanti edifici costruiti o riplasmati nell’Ottocento seguendo i canoni dello stile neogotico. La guida, curata dai professori Lorenzo Mamino e Daniele Regis del Politecnico di Torino, è in fase di stesura e sarà pubblicata al termine del 2016, a ideale chiusura di tutte le attività che la Fondazione CRC ha inteso promuovere intorno a questo tema, substrato spesso trascurato ma imprescindibile per comprendere meglio circa duecento anni di storia locale, e non soltanto locale.
Il progetto, intanto, continua a suscitare interesse mediatico e accademico sia nazionale che internazionale: dopo le lusinghiere critiche ottenute nel corso del 2014, con più di trecento segnalazioni sulla stampa nazionale di eventi legati al progetto, anche il 2015 ha fatto segnare un notevole interesse, focalizzato in particolar modo sul convegno letterario “Neogotico tricolore”, tenutosi a novembre nel contesto del Castello Rosso di Costigliole Saluzzo e grazie al quale è stato tracciato un percorso diacronico delle ispirazioni gotiche e neogotiche nella letteratura italiana. Proprio il volume contenente gli atti del convegno è stato recentemente recensito dalla Revue des études Italiennes, la più autorevole rivista francese di italianistica, curata dal professor François Livi dell’Università di Parigi La Sorbonne.