Un milione di euro dalla Regione per i Comuni dell’area Unesco Langhe-Roero e Monferrato

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Lo ha annunciato l’assessore Alberto Valmaggia per finanziare gli studi di una programmazione urbanistica adeguata alle richieste di tutela del paesaggio fissate dall’agenzia Onu: Un milione di euro dalla Regione per i Comuni dell’area Unesco Langhe-Roero e Monferrato.

Nel bilancio regionale 2016 c’è un milione di euro destinato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti inseriti nel sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Obiettivo? Finanziare gli studi paesaggistici e le varianti ai Piani regolatori, lavorando insieme ai sindaci e alle associazioni del territorio così da coordinare la programmazione urbanistica rendendola adeguata alle indicazioni di tutela richieste dall’agenzia Onu affinché quell’area possa mantenere il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità conquistato nel 2014.

 

Nell’assegnazione dei contributi (le domande sono state un centinaio) avranno la priorità i Comuni della zona Unesco organizzati in forma associata. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Programmazione Territoriale e Paesaggistica, Alberto Valmaggia.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato Valmaggia – è quello di impostare una modalità di intervento e un percorso comune in modo che le politiche di valorizzazione del paesaggio diventino concrete e condivise nell’azione e nei contenuti. Un lavoro di sperimentazione e l’anticipazione di una modalità che ci proponiamo di estendere a tutto il Piemonte: il ragionare cioè in un’ottica sovracomunale e intercomunale”.

 

Il primo passo la Giunta regionale lo aveva fatto lo scorso anno approvando le Linee guida per l’adeguamento dei Piani regolatori e dei Regolamenti edilizi alle richieste di salvaguardia fissate dall’Unesco.

 

E in quest’ottica, i Comuni di La Morra e Costigliole d’Asti e le Unioni di Comuni Colline di Langa e del Barolo e Comunità Collinare Vigne & Vini dell’Alto Monferrato Astigiano avevano già firmato con la Regione il protocollo d’intesa per sperimentare un percorso condiviso di pianificazione del territorio attento ai valori del paesaggio.

 

“Lo studio paesaggistico – ha concluso Valmaggia – è il contenuto innovativo delle Linee guida grazie al quale si determina un approccio diverso nella redazione dei Piani regolatori e dei Regolamenti edilizi in modo che il riqualificato e il costruito non entrino in conflitto con il territorio naturale circostante”.