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Don Romero e Marianella Garcia Villas, vite spese per la giustizia in America Latina | L’attività della Scuola di Pace per l’anno 2015-2016 è giunta al suo ultimo appuntamento dal titolo: ” Voglia di Giustizia”

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Si terrà venerdì 6 maggio alle ore 21 presso il Centro Culturale “G. Arpino” via Guala 45 a Bra, l’ultimo appuntamento dell’attività della Scuola di Pace per l’anno 2015-2016.

Relatori
Monsignor Luigi BETTAZZI
Anselmo PALINI
(Docente di materie letterarie – scrittore)

Marianella e Oscar Romero hanno offerto la vita per il proprio popolo e di entrambi dovremmo fare memoria, non nel senso di celebrare il loro ricordo in inutili rituali, bensì per fare nostri i loro esempi e per trarre dalle loro azioni motivi per un impegno sempre più incisivo, nella difesa e nella promozione della dignità umana: «Romero e Marianella, ricompongono l’identità dei poveri e ridanno loro la dignità di esseri umani, quella dignità che in Salvador è stata più volte violata.

Dimenticati, ma sono ancora presenti e vivi nel loro sacrificio. È questo che siamo chiamati a fare, se non vogliamo perderci in inutili rimpianti o nostalgie o, peggio ancora, in rituali celebrativi. Fare memoria, infatti, non vuol dire solo ricordare, vuol dire vivere profondamente come nostri e attuali, gli esempi di fede e di coraggio di don Romero e Marianella, che cercheremo di rileggere, per sentirli parte integrante della nostra storia.

Esempi che vogliamo ricordare perché non possiamo più vivere come se essi non ci fossero stati. Questa nostro incontro si prefigge di presentare la giustizia sociale come valore fondamentale per una migliore qualità di vita, per smuovere le nostre coscienze dall’indolenza e dall’indifferenza, per dirci che, attraverso noi, ma non senza di noi, un altro mondo è possibile».

Marianella García Villas (San Salvador, 7 agosto1948-Suchitoto, 13 marzo 1983) è stata una politica e avvocatessa salvadoregna. Membro dell’Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS – Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente alla Democrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor Oscar Romero.

Catturata il mattino del 12 marzo 1983 in un’area di conflitto, dove si era recata per documentare l’uso di armi chimiche da parte dell’esercito. Ferita la trasportarono in elicottero nella caserma della Guardia nazionale a San Salvador dove la torturano sino alla morte.

Óscar Arnulfo Romero y Galdámez (Ciudad Barrios, 15 agosto 1917 – San Salvador, 24 marzo 1980) è stato arcivescovo cattolico salvadoregno. Fu arcivescovo di San Salvador, capitale di El Salvador.

A causa del suo impegno civile, nel denunciare le violenze della dittatura militare del suo paese, fu ucciso da un cecchino degli squadroni della morte, mentre stava celebrando la messa nella cappella di un ospedale. È venerato come beato dalla Chiesa cattolica.

“La beatificazione di mons. Romero come “martire” diventa un motivo di riflessione e di impegno per tutta la Chiesa e per ogni cristiano, chiamati a vincere come fece Romero – timidezze ed esitazioni nel riprovare ogni forma di chiusura e di emarginazione di fronte alle povertà provocate da egoismi e da ingiustizie di singoli, di gruppi, di intere nazioni.

Tutte le Chiese ed ogni cristiano siamo chiamati a questo martirio” (Luigi Bettazzi).

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