Il “Si” del Consiglio Comunale di Bra al Rendiconto 2015 | I conti hanno evidenziato un avanzo di amministrazione di 3 milioni di euro

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E’ stato approvato con 10 voti a favore contro i 5 contrari, dopo quattro ore di Consiglio Comunale, il Rendiconto 2015 del Comune di Bra.

Rendiconto che ha evidenziato  un avanzo di amministrazione attorno ai tre milioni di euro (2.928.641,26 per la precisione), ma solo cinquecentomila dei quali (497.151,14 euro l’esatto ammontare) potenzialmente disponibili per investimenti. “Investimenti che dovranno però essere valutati sulla scorta delle regole del patto di stabilità, che non contemplano l’avanzo di amministrazione, come d’altronde i mutui, come un’entrata valida ai fini del rispetto del patto” – ha detto il vice sindaco Giovanni Fogliato nel presentare al consiglio comunale il rendiconto della gestione dell’anno passato, nella seduta della massima assemblea civica che si è riunita ieri, giovedì 28 aprile 2016.

Il vice sindaco Fogliato ha illustrato alcune delle più significative voci del documento, affermando che il rendiconto evidenzia “come siano stati centrati gli obiettivi che l’amministrazione si era data in sede di previsionale, pur in un periodo storico di forte contrazione dei trasferimenti ordinari dallo Stato agli enti locali, che dal 2011 si sono ridotti di circa due milioni e seicento mila euro”.
Sulla stessa linea anche il sindaco Bruna Sibille, che ha messo in rilievo come i dati “dicono come questo sia un consuntivo coraggioso, che evidenzia però come il prezzo più grosso delle riforme ai vari livelli istituzionali sia toccato ingiustamente e in maniera spropositata proprio ai comuni. Nonostante ciò, abbiamo adottato una seria politica di investimenti, una delle poche attraverso la quale il comune può incidere significativamente sull’offerta di lavoro e la crescita economica di un territorio”.

Critiche sono arrivate invece dal gruppo “Bra domani”, con il capogruppo Davide Tripodi che ha sottolineato “perplessità e contrarietà a proposito di alcune scelte operate nel campo degli investimenti, come nel caso dell’intervento in salita Orti dove per realizzare un marciapiede sono nate petizioni e proteste da parte dei cittadini”. Obiezione condivisa anche da Marco Ellena (Forza Italia), d’accordo con Tripodi anche sulla “necessità di provvedimenti seri in strada Orti per la messa in sicurezza della sede stradale. Perplessità poi sulle scelte tecniche ipotizzate per la riqualificazione di via Principi di Piemonte o sul progetto per l’abbassamento dei binari presso la stazione ferroviaria. Dopo due anni abbiamo finalmente visionato il progetto esecutivo di un intervento che non vedrà mai la luce, visto l’alto costo, con fondi per la progettazione che potevano forse essere riconvertiti per completare la copertura della ferrovia in via Vittorio Veneto”.

Sul punto, non d’accordo la prima cittadina Bruna Sibille che si è detta “sorpresa delle critiche per l’intervento in strada Orti, dopo che per la prima volta si fa qualcosa dopo oltre quarant’anni. Per quanto riguarda il progetto di abbassamento dei binari per l’eliminazione del passaggio a livello, solo avendo in mano un progetto possiamo andare a discutere con i nostri interlocutori nelle più diverse sedi per reperire i finanziamenti”.

Considerazione condivisa anche dal capogruppo di “Bra città per vivere”, Abderrahmane Amajou, che ha ricordato come “solo con l’approvazione del progetto preliminare sarà possibile dare all’amministrazione uno strumento per cercare i fondi per realizzare l’intervento”, con il capogruppo di “Impegno per Bra”, Livio Astegiano, che ha sottolineato come anche per altri lavori “il comune è impegnato nella progettazione proprio nella speranza di individuare bandi per vederli finanziati, in un momento in cui i dati evidenziano come il settore lavori pubblici abbia incrementato notevolmente l’ultimazione dei progetti, superando il quaranta per cento in un momento così difficile”. Strategia che il consigliere Maria Milazzo (Pd) ha definito “efficiente e efficace, senza abdicare alle proprie funzioni, senza modifiche sostanziali sulle imposte locali e mantenendo i servizi alla cittadinanza”.

Per Massimo Somaglia (capogruppo Forza Italia): “il fondo di solidarietà che lo Stato trasferisce ai comuni diminuisce in maniera eccezionale, pur a fronte di più di due milioni di tasse locali che sono trattenute dallo Stato. Avevamo chiesto più coraggio già in sede di previsionale per investimenti, anche perché credo realistico riuscire ad accendere qualche mutuo in più”. Il capogruppo del “Movimento 5 stelle”, Claudio Allasia, ha criticato l’amministrazione sulle politiche di rinegoziazione dei mutui, “che spingono solo i debiti in avanti”, e sulla ripartizione dei fondi che derivano dalle sanzioni da violazioni del codice della strada, “che non devono servire solo a fare cassa ma per le quali è lo stesso codice della strada a dettare la destinazione, mentre il comune di Bra li impiega anche per spese di funzionamento del comando di polizia municipale: non è una giustificazione affermare che questa sia prassi anche di altri comuni. Mi sarebbe piaciuto poi vedere quello che in altri ambiti si chiama bilancio sociale, cioè la verifica dell’efficacia degli interventi rispetto ai bisogni”.

Di altro avviso il vice sindaco Fogliato, per il quale “l’alternativa alla rinegoziazione dei mutui era toccare la leva fiscale, cosa che non volevamo fare. Abbiamo scelto il male minore”, mentre per la vice presidente del consiglio comunale Evelina Gemma (Con Sibille per Bra): “alcuni importanti traguardi amministrativi sono stati raggiunti ma quello più lodevole è non aver gravato i nostri concittadini di inasprimenti fiscali pur aumentato la spesa sociale”. Di analoga opinione il capogruppo del Partito democratico Alberto Bergesio, che ha rimarcato come “non vi è stato nessun inasprimento nella pressione fiscale pur lavorando per la coesione sociale e riuscendo a non azzerare gli investimenti: su quei binari il nostro lavoro ha viaggiato in modo più che positivo, anche evidenziato da un incremento della percentuale di completamento dei programmi. Una città che ammoderna le proprie vie e gli edifici di sua proprietà, non si può dire sia poco attiva nel campo dei lavori pubblici”.
Al voto hanno approvato il rendiconto 2015 comunale i gruppi Pd, Con Sibille per Bra, Impegno per Bra, Bra città per vivere, mentre hanno votato contro Forza Italia, Bra domani e Somaglia per Bra.