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Sentenza del Tribunale di Cuneo: il parto prematuro allunga il periodo di congedo dal lavoro per maternità |

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Questa è la storia di Anna (nome di fantasia) che, avendo partorito il 25 aprile anziché il 4 Agosto come previsto, si era vista riconoscere dall’Inps solo i 5 mesi canonici di congedo obbligatorio di maternità, perdendo di fatto però i due mesi di congedo antecedente al parto a causa della nascita prematura del bambino.

 

Venuta a conoscenza della situazione, la Filt Cgil di Cuneo, attraverso il patronato Inca, ha approntato un ricorso avverso all’Inps contestando l’interpretazione restrittiva della norma, peraltro prevista dal Dlgs 151/2001, interpretazione che di fatto non riconosceva la possibilità di ampliare il periodo di congedo obbligatorio in caso di parto prematuro che rende il neonato più fragile e bisognoso di cure costanti e della presenza della figura materna,
Con sentenza n. 54/2016 del 05/04/2016 del Tribunale di Cuneo, il Giudice ha riconosciuto valide le motivazioni addotte dal legale della Cgil, condannando l’Inps al pagamento di ulteriori 38 giorni di congedo di maternità obbligatorio, riconoscendo così il diritto alla madre, nel caso di parto prematuro, a superare i 5 mesi canonici di maternità.

 

A seguito della sentenza, l’Inps di Cuneo ha provveduto ad inviare una circolare a tutti gli uffici recependo la disposizione del Tribunale; “l’azione della Cgil ha perciò prodotto un risultato importante per le lavoratrici madri di bimbi prematuri, che d’ora in poi vedranno automaticamente riconosciuto il diritto a godere di tale beneficio.
Invitiamo le donne che volessero avere ulteriori informazioni a presentarsi ai nostri sportelli Inca Cgil, presenti su tutto il territorio provinciale” hanno commentato dalla CGIL cuneese.

 

c.s.

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