Si è conclusa all’insegna della grande classe la quinta edizione del Festival della TV di Dogliani.
La giornalista Franca Leosini si è confessata a Alessandra Comazzi, raccontando 15 stagioni di “Storie Maledette”, “pillole” di grande giornalismo che hanno portato la giornalista partenopea a trovarsi faccia a faccia con oltre 100 protagonisti dei principali protagonisti di fatti di cronaca nera italiana. Non interviste come sottolinea Franca Leosini ma “strutture narrative”, un fatto attorno al quale “scorre una storia umana, culturale, mentale e giudiziara. E prima di portare sullo schermo questa struttura narrativa io mi studio il processo dalla prima all’ultima parola, mi studio la cultura dell’ambiente, la psicologia del personaggio…ed è per questo che faccio sempe poche puntate per ogni stagione. Ma io non racconto la semplice storia, quello è il grande romanzo della vita che si conclude con un gesto estremo. In questi anni nonostante divese sollecitazioni da parte di editori non ho mai scritto un libro. Come mai? Perchè ogni puntata di “Storie Maledette” in quanto a preparazione è il mio libro”.
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