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L’opera ed i progetti dello storico albese Giulio Parusso, ripercorsi e rinnovati dall’omonima associazione

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L’Associazione culturale Giulio Parusso si è ufficialmente presentata alla cittadinanza giovedì 5 maggio, nella sala consiliare “Teodoro Bubbio” del Palazzo comunale di Alba, ed ha reso omaggio a Giulio Parusso, storico, giornalista, scrittore e animatore culturale, capoufficio stampa del Comune di Alba, ideatore e direttore del Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura “Beppe Fenoglio”.

Nella sala gremita era presenti numerose autorità, i Sindaci che si sono avvicendati dagli anni Settanta in avanti e che con lui hanno collaborato, i segretari ed i dipendenti comunali, i suoi famigliari, gli amici e tanti che, a vario titolo, ebbero a che fare con lui.

Il tavolo dei relatori, moderato da Giuseppe Gobino, ingegnere amico fraterno di Parusso, ha ripercorso la sua figura, declinandone ruoli e attitudini, sia nella sfera pubblica che privata.

«Giulio – ha ricordato il Sindaco Maurizio Marello – è stato il principale storico della seconda metà del ‘900 albese.

Tra le cose che non è riuscito a portare a termine c’è anche la storia della frazione Mussotto. Giulio è partito da Mussotto dove ha continuato a vivere anche se aveva uno sguardo e degli obiettivi che andavano ben oltre i confini della nostra città.

La famiglia Parusso era una delle famiglie storiche della frazione stessa e questa identità non è mai venuta meno, anche per quanto riguarda il legame con la parrocchia, con don Savoiardo.

Negli anni ’70, nel quartiere Giulio organizzava le feste del quartiere insieme agli altri cittadini e alla pro loco.

In Comune, ricordo gli anni in cui ho iniziato a fare il consigliere e spesso mi affidavo alla sua competenza.

La nostra città ha conosciuto un uomo straordinario e continuerà ad essere conosciuta anche grazie a lui.

La cultura albese ha avuto, grazie a Giulio, uno sprone eccezionale. Il Centro Studi è una sua creatura ed oggi è uno dei luoghi più visitati anche virtualmente. Ha speso la propria vita a fare del bene alla nostra comunità».

Si è proseguito con il ricordo di Edoardo Borra su “Giulio creatore e direttore del Centro Studi Fenoglio, uno scrigno di storia e cultura nel cuore di Alba.

«Nel Centro Studi, Giulio ha fatto conferire gli interessi culturali di una vita – ha sottolineato Edoardo Borra – Lo ricordo in via Manzoni dove c’era l’accumulo ragionato di tutti i materiali in attesa di trovare una casa definitiva.

Il Centro Studi non è esclusivamente dedicato a Beppe Fenoglio ma ha una missione quasi enciclopedica essendo una casa della cultura del Novecento albese».

«Era un uomo di fede – ha ricordato don Franco Gallo della parrocchia del Mussotto – Era partecipe alla vita della parrocchia, sempre presente, ma mai al centro. È stata una presenza viva, efficace, intelligente».

«Abbiamo lavorato insieme per 27 anni – ha ricordato l’ex segretario comunale Giuseppe Vivaldi – C’è sempre stato un confronto sui temi ed è stato sempre il punto di riferimento ed il protagonista nell’organizzazione degli eventi cittadini in particolare della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba».

«Ho sentito parlare di Giulio per la prima volta negli Stati Uniti – ha ricordato l’amico e produttore vitivinicolo Pio Boffa – Qui aveva un cugino, Marco Minasso, che vendeva vini e conosceva benissimo il vino, comprese le annate in cui era grandinato ed i prezzi. Lo informava Giulio. Aveva un grande attaccamento al territorio ed era un grande intenditore di vini».

«Giulio ha avuto l’idea di creare un archivio fotografico, progetto che ora porterà avanti l’associazione», ha affermato Antonio Buccolo che ha relazionato su Giulio e le collaborazioni con il Museo “Federico Eusebio” ed i fotografi albesi.

All’incontro Nando Vioglio storico, pubblicista e scrittore ha parlato di Giulio e dei suoi libri, mentre la nipote Elisa Giacosa, ricercatrice universitaria lo ha ricordato così: «È stato un faro nella nostra vita.

La compagnia dei suoi racconti mi ha accompagnata sin da piccola. Lo immagino sempre al lavoro, tra le nuvole, con tante anime innamorate dei suoi racconti. L’associazione dona un futuro alla sua opera e permette ai più giovani di continuare a conoscerlo».

In conclusione il presidente, avvocato Roberto Ponzio, ha annunciato i prossimi primi impegni dell’associazione: «Organizzeremo un convegno su trasformazione del suolo, protezione dell’ambiente e pianificazione territoriale ricordando anche Giovanni Cane; ci occuperemo della ricerca e catalogazione degli articoli pubblicati sui giornali, ad esempio su Gazzetta d’Alba con cui collaborò sin dagli anni Sessanta; realizzeremo il suo progetto di creazione di un archivio fotografico e della sua digitalizzazione, in collaborazione con i fotografi del territorio, ma anche con chiunque abbia materiale a riguardo».

L’associazione culturale Giulio Parusso si è costituita il 9 aprile 2016 ed ha come soci fondatori: Lucia Tibaldi, (moglie di Giulio), Roberto Ponzio, Giuseppe Gobino, Pieruccio Cirio, Enzo Demaria, Francesco Corino, Ennio Berlinghieri, Renzo Marengo, Giovanni Roggia, Giorgia Barile e Luisa Bianchi.

Presidente è l’avvocato Roberto Ponzio. Vice presidenti Lucia Tibaldi e Giuseppe Gobino. Tesoriere Pieruccio Cirio e segretaria Luisa Bianchi.

Per informazioni e per aderire all’associazione si può inviare un’email all’indirizzo info@giulioparusso.org

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