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Una toccante serata in ricordo di un grande uomo ed un grande artista. Questo è stato l’evento conclusivo della prima giornata del Salone Internazionale del Libro 2016 a Torino, dedicato alla memoria del compianto Gianmaria Testa.
Nato a Cavallermaggiore, cittadino albese nel corso della vita, Gianmaria era entrato nel cuore di molti, intessendo grandi relazioni con alcuni personaggi di rilievo, che hanno voluto ricordarlo nella serata a lui dedicata: un mix di musica, parole e ricordi davvero toccante.
Da Erri De Luca, scrittore e grande amico, che lo ha definito come “il grande fratello che non avevo mai avuto, un pezzo di me che faccio rivivere ogni giorno con le parole” a Carlo Petrini che ne ha esaltato “il suo essere piemontese e la sua capacità, in quanto figlio della nostra terra, di saperla raccontare, non dimenticandone una storia di emigrazioni, che lo portava ad allargare le braccia ai migranti del nuovo millennio”, passando per le letture di Giuseppe Battiston, la musica dell’amico Mario Brunello e le toccanti testimonianze di Michele Serra e dell’Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, ne è emersa l’immagine di un uomo che, nel silenzio e nell’ “austerità” del suo essere piemontese, ha saputo deunciare (verbo su cui ha insistito molto don Ciotti), esaltando la propria terra ed i valori che lo avevano fatto crescere.
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Carlo Cerutti – Redazione Ideawebtv.it
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