Lo scorso 26 aprile abbiamo preso atto del mancato accordo fra l’Italcementi e le parti sociali con la conferma della mobilità per 13 dipendenti dello stabilimento di Borgo San Dalmazzo.
Si tratta del triste epilogo di una vicenda che si è evoluta nella più totale assenza di dialogo tra l’azienda e le amministrazioni comunali di Borgo San Dalmazzo e Valdieri. L’Italcementi infatti ha escluso i due Sindaci dagli incontri svolti con le parti sociali presso la sede della Confindustria di Cuneo.
Allo stesso tempo in Parlamento è stata fatta una interrogazione dall’Onorevole Gribaudo Chiara, alla quale il Governo ha risposto stigmatizzando il comportamento dell’’azienda di Bergamo, un ‘azienda che per decenni ha gestito, traendone profitto, le risorse del nostro territorio; risorse, quelle della cava di Monte Cross, che le Amministrazioni Comunali hanno sempre garantito con spirito collaborativo, anche nell’ultimo periodo. Proprio per questo ribadiamo il nostro totale dissenso rispetto alle attuali misure prese dalla Ditta. E’ ovvio che in questo contesto anche le nostre Amministrazioni comunali, quando in futuro si tratterà di discutere con la nuova proprietà dell’azienda sull’uso delle cave non potranno che ribadire che ciò potrà avvenire solo con la presenza di livelli occupazionali quali erano nel 2008. Continueremo a lavorare per il territorio con l’amarezza per questi ulteriori tagli a danno di concittadini ai quali cercheremo di stare vicini con le prerogative proprie del nostro ruolo istituzionale.