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L’Accademia Filarmonica di Saluzzo e la musica gotico-rinascimentale per il nuovo appuntamento di Maggio Musicale

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Questa nuova edizione del MAGGIO MUSICALE vede l’Accademia Filarmonica di Saluzzo approfondire il tema della musica nel periodo gotico-rinascimentale muovendo dalle esperienze maturate con la Schola Gregoriana, nata dalla collaborazione tra l’Accademia e l’Abbazia di Staffarda nel 2010, con l’intento di affrontare percorsi nuovi, sempre più ricchi di spunti concreti di azione e di riflessione, attraverso l’avvicinamento e la ricontestualizzazione di una delle più antiche e pure forme musicali della storia occidentale.

 

Venerdì 27 maggio alla Scuola APM di Saluzzo alle ore 16,30 conferenza “Teologia della Luce nella musica e cultura della tradizione Occidentale” a cura di
Giuseppe Accardi e Francesco Zimei. Alla Sacrestia di S.Ignazio di Saluzzo alle ore 18,30, invece, concerto “Dalla spinetta al clavicembalo” con il contro-tenore
Nicolas Kuntzelmann e Georges, spinetta e clavicembalo: spinetta fiamminga Ruckers, 1604 (Collezione Accardi) clavicembalo veneziano Floriani fine XVI sec. (Collezione
Accardi).

 

Prossimo appuntamento:
Mercoledi 1 giugno all’Antico Refettorio San Giovanni di Saluzzo alle ore 21 concerto “Le Chevalier Errant”: l’immaginario Cavalleresco nella musica francese e italiana tra Trecento e Quattrocento. A cura dell’Ensemble “Le Reverdie”: Claudia Caffagni: voce, liuto, Livia Caffagni, voce, flauto, flauto doppio, viella Elisabetta de Mircovich: voce, viella, Sara Mancuso: arpa, organetto portativo, Matteo Zenatti: voce, voce recitante.
Il mondo incantato della cavalleria e gli ideali dell’Amor Cortese sono inesauribile fonte di ispirazione per due secoli di letteratura, musica e arti figurative e costituisce il nucleo estetico del cosiddetto Gotico Internazionale, irradiatosi attraverso l’incredibile fioritura artistica e la circolazione di opere che, tra i secoli XIV e XV, si verifica nelle maggiori corti europee.

 

Le Livre du Chevalier Errant, poema in versi e prosa scritto in francese dal marchese Tommaso III di Saluzzo intorno al 1396, narra appunto le avventure di un fantomatico cavaliere attraverso gli allegorici regni di Amore, Fortuna e Conoscenza: su questa falsariga si articola il programma del concerto de laReverdie. Un itinerario musicale e poetico in cui si esalteranno i valori fondanti del mondo cavalleresco, le gesta eroiche, la devozione amorosa, la fedeltà alle insegne del re come a quelle di Cristo. I testi delle chansons o dei madrigali dell’Ars Nova francese e italiana scelti per questo programma, narrano di cavalieri erranti ed eroi mitologici, di selve incantate in cui risuona il canto degli uccelli e di simboli araldici, uno scenario narrativo strettamente affine alle raffigurazioni degli affreschi della Manta, che si ritiene ispirati proprio dal poema cavalleresco di Tommaso III di Saluzzo, di cui ricorre quest’anno il sesto centenario della morte.

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