Dalla fine dello scorso anno fino a pochi giorni fa è stata registrata una recrudescenza di furti di portafogli e/o oggetti di valore all’interno di uffici pubblici, scuole e locali commerciali, questo dato, non è passato inosservato agli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Savigliano che hanno attuato delle approfondite indagini fino ad identificare “la mano lesta” che aveva agito indisturbata in questi mesi.
In particolare il 26 febbraio 2016 un’anziana aveva denunciato che, mentre si trovava all’interno di una camera dell’ospedale di Savigliano, aveva notato entrare una donna che asseriva essere la parente di un’altra paziente ricoverata nella stessa stanza ma quest’ultima, sorpresa, riferiva di non riconoscerla. L’indagata si avvicinava alla vittima e iniziava a parlarle amichevolmente invitandola a proseguire la conversazione fuori dalla stanza, quest’ultima dopo pochi passi rientrava nella stanza per il riprendere il bastone e si accorgeva che dalla borsa, poggiata sul letto, era stato asportato il portafoglio al cui interno era custodita la somma contente di € 350,00 e il Bancomat con il PIN.
Ovviamente la donna nel frattempo si era dileguata e, nonostante l’intervento dei militari del NORM che aiutavano la vittima a bloccare il Bancomat la prevenuta riusciva ad effettuare un prelevamento presso lo sportello ATM di una banca del centro. Gli indizi acquisiti nella circostanza e le immagini dello sportello ATM della banca interessata riuscivano a far delineare la fisionomia dell’autrice del furto.
Il 29 febbraio 2016 tra le 11.00 e 11.30 all’interno dell’Ospedale di Savigliano, altri due episodi criminosi nei quali sono stati asportati due portafogli ad altrettanti dipendenti. In quella circostanza alcune impiegate, presso gli uffici dove erano stati commessi i furti, avevano notato la presenza di una donna che dalla descrizione psicosomatica risultava essere la stessa persona anche perché un testimone la vedrà aggirarsi nello stesso corridoio il successivo 9 marzo.
E proprio il 9 marzo nel reparto di ortopedia verranno consumati altri due furti di portafogli e oggetti preziosi di proprietà di due pazienti. Nella circostanza le vittime riferiranno di aver visto o parlato con una donna entrata nelle proprie stanze che risultava avere sempre le stesse fattezze fisiche dell’indagata.
Tra il 21 marzo e il 27 marzo la donna colpirà quattro volte all’interno dell’ospedale di Saluzzo e poi quattro volte presso alcune scuole dello stesso comune nel mese di aprile.
I militari della Compagnia di Savigliano negli stessi giorni, grazie anche alle utili indicazioni di un addetto alla portineria dell’ospedale di Savigliano erano riusciti ad indentificare compiutamente l’autrice di tutti i fatti delittuosi e presso un compro oro di Savigliano erano riusciti a recuperare una fede nunziale asportata il 21 marzo ad una donna ricoverata presso l’ospedale di Saluzzo.
In data 1 aprile gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Savigliano, su delega della Competente A.G., hanno sottoposto ad una perquisizione personale e locale l’indagata, si tratta di M.T., 45enne, residente a Savigliano, nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati gli abiti utilizzati dalla donna nel fare il prelevamento con il bancomat rubato, quelli di particolare fattezza indicati dalle vittime, una tessera di un’associazione di volontariato e alcune dosi di droga.
In 21 maggio il GIP del Tribunale di Cuneo concordando con le richieste del PM titolare dell’indagine ha disposto l’arresto dell’indagata per il reato di furto aggravato e continuato e per il reato di indebito utilizzo di carte di credito. La donna è stata rintracciata lo stesso giorno e dopo l’arresto è stata condotta presso la propria abitazione dove rimarrà agli arresti domiciliari.
Questi gli episodi criminosi contestati nella misura cautelare:
FURTO COMMESSO 26-02-2016 PRESSO OSPEDALE SAVIGLIANO AI DANNI DI UN 81ENNE;
FURTO COMMESSO 29-02-2016 PRESSO OSPEDALE SAVIGLIANO AI DANNI DI UNA 51ENNE;
FURTO COMMESSO 29-02-2016 PRESSO OSPEDALE SAVIGLIANO AI DANNI DI UN 56ENNE;
FURTO COMMESSO 09-03-2016 PRESSO OSPEDALE SAVIGLIANO AI DANNI DI UNA 64ENNE;
FURTO COMMESSO 09-03-2016 PRESSO OSPEDALE SAVIGLIANO AI DANNI DI UN 63ENNE;
FURTO COMMESSO 13-03-2016 PRESSO OSPEDALE SALUZZO AI DANNI DI UNA 72ENNE;
FURTO COMMESSO 21-03-2016 PRESSO OSPEDALE SALUZZO AI DANNI DI UNA 27ENNE;
FURTO COMMESSO 27-03-2016 PRESSO OSPEDALE SALUZZO AI DANNI DI UNA 54ENNE;
FURTO COMMESSO 31-03-2016 PRESSO OSPEDALE SALUZZO AI DANNI DI UNA 48ENNE;
“Il modus operandi è stato in molti casi sempre lo stesso, la Mocavero si presentava alle vittime come una parente, come un’amica e come una normale visitatrice e, una volta individuate le proprie vittime con stratagemmi diversi riusciva ad appropriarsi del portafoglio e dei preziosi in loro possesso, le aggravanti contestate sono proprio quelle di aver commesso il delitto in luoghi pubblici e/o luoghi di ricovero e la destrezza nel commettere il delitto. La misura cautelare per altro è stata ritenuta necessaria vista la sistematica reiterazione del reato e la considerevole capacità criminale. Stiamo effettuando degli accertamenti su altri oggetti in oro che la donna ha venduto nel tempo presso alcuni compro oro della zona e abbiamo indizi per ritenere che la stessa si sia resa autrice di altri furti commessi con lo stesso modus operandi”.
c.s.