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Scoperti sette lavoratori in nero in provincia di Cuneo: casi a S. Albano, Chiusa Pesio, Garessio e Caraglio

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Prosegue l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del lavoro nero in provincia di Cuneo da parte dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, diretti dal Maresciallo Dario Scarcia, in seno alla Direzione Territoriale del Lavoro di Cuneo.

Nei giorni scorsi, spesso insieme ai colleghi delle Stazioni dell’Arma presenti sul territorio, hanno svolto una serie di ispezioni in molteplici attività imprenditoriali ed esercizi commerciali proprio con l’obiettivo di fare emergere il fenomeno del lavoro nero.

 

Sette i lavoratori in nero scoperti, tra i quali anche un cittadino extracomunitario privo del permesso di soggiorno nei confronti del quale sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale ed un minorenne ancora in età dell’obbligo scolastico;
35mila euro di multe elevate ai datori di lavoro che avevano assunto dipendenti in nero;
una attività imprenditoriale sospesa come previsto dalle norme di settore (chiusura dell’attività quando la percentuale dei lavoratori in nero supera il 20% del totale di quelli regolarmente assunti).

 

A Garessio presso un’autofficina i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno accertato che l’unico dipendente che vi lavorava era in nero. Per questa ragione nel confronti del titolare dell’officina è scattata una sanzione pari a 3mila euro.

 

A Sant’Albano Stura in un’azienda agricola del luogo i militari hanno riscontrato, come nel caso precedente, che l’unica persona intenta a lavorare era in nero. Nei confronti del titolare dell’azienda agricola in questo caso è scattata una sanzione da 12mila euro essendo state accertate altre violazioni.

 

A Chiusa Pesio presso un bar del paese i carabinieri hanno accertato che 4 lavoratori, su un totale di 4 dipendenti, erano in nero, uno di loro era peraltro un ragazzo minorenne in età scolare che non aveva terminato l’obbligo dell’istruzione e lavorava anche in orario notturno. In questo caso al titolare, nei cui confronti è scattata anche la denuncia penale per vari reati in violazione delle norme sulla tutela dei lavoratori, è stata comminata una multa da 19mila euro.

 

A Caraglio in un ristorante Kebab del luogo i militari hanno reperito un lavoratore di nazionalità egiziana clandestino perché privo del permesso di soggiorno nei cui confronti sono state immediatamente avviate presso la Questura di Cuneo le procedure di espulsione. A carico del titolare del Kebab, anche lui egiziano, è scattata la denuncia penale per il reato di assunzione irregolare di manodopera straniera oltre alla sospensione dell’attività che resterà chiusa sino al pagamento di una maxi-sanzione.

 

c.s.

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