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Alba ha ricordato Gianmaria Testa con la presentazione del libro “Da questa parte del mare”

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Giovedì 26 maggio alla Libreria La Torre di Alba una serata straordinaria ed un bellissimo ricordo di Gianmaria Testa con una partecipazione eccezionale per la presentazione dell’ultimo libro dell’artista “Da questa parte del mare” (Giulio Einaudi Editore, Torino, 2016), pubblicato a dieci anni dall’uscita del disco omonimo che nel 2007 ha ricevuto la Targa Tenco come disco dell’anno.

A ricordare il cantautore residente ad Alba scomparso il 30 marzo scorso all’età di 57 anni sono stati in tanti, con emozione ed affetto.

Il Sindaco di Alba Maurizio Marello ha dichiarato: «Con Gianmaria c’era una profonda amicizia. Una delle grandi doti degli artisti è che rimangono immortali. Attraverso le loro opere manifestano la loro presenza alle generazioni future. Purtroppo, Alba ha avuto la percezione dell’enorme fama di Gianmaria solo in quei giorni terribili del lutto. Lui non parlava mai di sé, era una persona straordinariamente normale. Questo libro bisogna leggerlo una volta velocemente e poi ritornarci sopra con calma, passo dopo passo, perché Gianmaria misurava le parole. Lui chiamava le cose con il loro nome e questo è stato lo sforzo che ha fatto durante la sua attività artistica.

Sul tema dell’immigrazione presente nell’album e nel libro, il Sindaco Maurizio Marello ha spiegato: «Gianmaria racconta le storie di persone migranti che ha conosciuto. Senza giudicare. Sono persone che scappano da casa perché non sono più in condizione di vivere nel proprio paese. Hanno tanti tratti comuni: lo spaesamento, lo sradicamento e quella debolezza di chi non può camminare nel mondo avendo al proprio fianco le proprie radici riconoscibili e riconosciuti. Gianmaria dà anche la definizione di noi che accogliamo e che abbiamo di fronte ai migranti uno sguardo povero ed impaurito, noi con la nostra proverbiale indifferenza. Poi descrive il teatro simbolo di tutto questo. È il Mar Mediterraneo, un grande lenzuolo che copre innumerevoli cadaveri».

All’’incontro la moglie Paola Farinetti Testa ha spiegato: «Sento un dolore immenso ma anche il dovere di continuare a parlare di Gianmaria. Era una persona davvero speciale ma non infallibile. Sono stata fortunata diventando sua moglie perché mi ha cambiato la vita. Gianmaria era una persona che sapeva ascoltare. Aveva una certa popolarità e sentiva la responsabilità del microfono che amplifica la voce. Per questo pensava più di un attimo prima di parlare. Era stato insignito dal ministro della Cultura francese dell’onorificenza di “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” ma era un persona che non voleva apparire».

«Ho conosciuto Gianmaria a casa di Paolo Farinetti – ha ricordato Piera Costa della Cooperativa Libraria La Torre – Oggi trovo questo libro il suo testamento spirituale».

Durante la straordinaria serata in tanti hanno ricordato Gianmaria Testa attraverso i suoi scritti e con aneddoti legati a momenti trascorsi con l’artista o semplicemente legati alle sue parole: Fabio Tripaldi Assessore alla Cultura del Comune di Alba, Margherita Fenoglio figlia dello scrittore Beppe, Nicola Conti, Augusto Dalmasso, Franco Negro, Bianca Roagna direttore del Centro Studi “Beppe Fenoglio”, la sorella Silvia accanto al fratello Francesco e alla sorella Flavia Testa e diversi suoi ammiratori.

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