“Quella abitativa sembra non essere un’ emergenza solo per i presunti profughi, per i quali le complicazioni burocratiche sembrano risolversi immediatamente con la messa a disposizione di strutture residenziali e sussidi vari.
La conferma ulteriore di ciò si trova nell’accordo con cui la Prefettura, braccio esecutivo del Governo, ha autorizzato la utilizzabilità della palazzina ex Enel di via Salmour per accogliere un numero di migranti che, dagli attuali undici iniziali, potrebbe salire addirittura a trenta“.
L’allarme viene lanciato dalla Capogruppo cittadina della Lega Nord, Anna Mantini, la quale si richiama anche alle inquietanti vicende di cronaca, aventi come protagonisti i presunti profughi provenienti dai Paesi africani, verificatesi nel resto della provincia e in ultimo proprio nel vicino Comune di Centallo. “Mi limito a constatare semplicemente come, da quando nell’autunno 2011 sono subentrati i cosiddetti Governi tecnici o non eletti di sinistra, ogni procedimento amministrativo passibile di beneficiare Cittadini italiani, come l’attuazione del federalismo demaniale introdotto dall’ultimo Governo eletto, Governo Berlusconi Maroni, venga inevitabilmente complicato dalle burocrazie ministeriali centrali e periferiche, mentre il cammino si accelera e non trova ostacoli quando si tratta di reperire spazi a favore di persone di cui non è certa neppure l’ identità. A differenza di quanto sta avvenendo per immobili come le ex Case dei Marescialli, che il Comune ha potuto acquisire a costo zero grazie al federalismo demaniale, per farne unità abitative in edilizia agevolata, ma per cui le molteplici burocrazie statali ai vari livelli hanno frapposto in questi anni non pochi ostacoli attuativi”. La Capogruppo leghista pone inoltre l’accento sul rischio che questo inneschi una “tensione sociale non più controllabile, in quanto più volte anche in passato fonti autorevoli hanno indicato in Fossano una delle Città della Granda dove maggiore è il livello dell’ emergenza abitativa, ossia il rischio per molte famiglie, che hanno sempre adempiuto ai propri doveri verso lo Stato e il Comune, di finire in mezzo alla strada perché colpite dalla crisi e non più in grado di fare fronte alle spese domestiche. Per loro, Ministero dell’interno, Prefettura e Comune sembrano non avere mai i mezzi né gli strumenti per intervenire”.
Mantini sottolinea pertanto i rischi legati “a situazioni su cui, come avvenuto pochi giorni fa in un hotel a Centallo, queste stesse Istituzioni pubbliche intervengono solo a tragedia sfiorata, per fortuna non avvenuta, senza considerare l’altra non meno preoccupante circostanza che i Governi nazionale e locale di centrosinistra, con i fondi giornalmente messi a disposizione per i presunti profughi, alimentano un mercato del lavoro parallelo “low cost”, camuffato da volontariato, che automaticamente spiazza le nostre famiglie e i nostri disoccupati, contribuendo anche in tal modo alla tragica doppia dinamica del crollo delle assunzioni e dell’aumento della disoccupazione, rispetto a cui non mi risulta che il PD affigga manifesti per invitare Renzi, Poletti, Chiamparino e Sordella a dimettersi”.