Sabato 11 giugno, dalle 9,45, al Palaexpo di Cherasco torna l’appuntamento organizzato da Confagricoltura Cuneo, Ascopiemonte e Piemonte Asprocor dedicato al comparto della frutta in guscio con il convegno “Nocciolo, noce e castagno. Tecnica e opportunità”.
L’evento prevede due sessioni di lavoro. Al mattino, dopo i saluti delle autorità e dei rappresentanti delle associazioni, si parlerà di nocciolo, mentre, dopo l’aperitivo alla ditta Chianchia, si tornerà al Palaexpo intorno alle 14,45 per un doppio approfondimento su noce e castagno. Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa telefonando al numero 0173/281929 (interno 4) o scrivendo un’e-mail a cerrato@confagricuneo.it .
“Riteniamo utile analizzare insieme a operatori, tecnici e rappresentanti del settore quali siano le possibilità di sviluppo per il nostro territorio – spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo –. In particolare, poi, oltre a concentrarci sullo stato di salute e sulle prospettive del nocciolo, che sta conoscendo un momento di particolare vivacità ed espansione anche in provincia di Cuneo, approfondiremo altre due coltivazioni: il noce e il castagno. Entrambe, spinte da un incremento della domanda e da quotazioni attualmente soddisfacenti, possono rappresentare valide alternative produttive sia nelle zone pianeggianti, la prima, sia nelle vallate alpine, la seconda”.
“Siamo molto orgogliosi della crescita di un settore, quello corilicolo, nel quale abbiamo sempre creduto – dichiara Pierpaolo Bertone, presidente di Ascopiemonte -. Ciò sta permettendo a giovani imprenditori di rimanere sul territorio e di recuperare terreni abbandonati. Siamo soddisfatti, inoltre, del lavoro di ricerca e sperimentazione svolto dai tecnici Agrion, in collaborazione con le organizzazioni sindacali, ma varrebbe la pena a mio avviso ricreare e potenziare una stazione permanente in grado di garantire ancora maggior supporto alle aziende cuneesi e piemontesi”.
“In questa fase di espansione dei noccioleti sul nostro territorio è fondamentale prestare molta attenzione al materiale vivaistico – aggiunge Ludovico Cogno, presidente di Piemonte Asprocor -, perché se è vero che si raccoglie tra 7-8 anni è altrettanto vero che la qualità si definisce al momento del nuovo impianto. Dico questo soprattutto per coloro che si avvicinano a questo settore per la prima volta: devono sapere, ad esempio, che la Tonda Gentile Trilobata è la varietà più idonea per il nostro territorio”.
Il programma
Le due sessioni di lavoro, moderate da Ercole Zuccaro, prevedono al mattino gli interventi di: Alberto Manzo, coordinatore del Tavolo di Filiera del Mipaaf, Giuseppe Russo, presidente FNP Frutta in Guscio di Confagricoltura, lo spagnolo Roger Palau, responsabile tecnico ADV Avellana Reus, Eddo Rugini, dell’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo) e Andrea Allavena, ricercatore del Crea. Nel pomeriggio, invece, le tematiche relative al noce saranno approfondite dai contributi di Alberto Valier, agronomo e agricoltore nell’omonima azienda in provincia di Rovigo, e di Eugenio Cozzolino, agronomo e libero professionista. Ad illustrare invece le opportunità che può riservare il castagno saranno: Andrea Vannini, dell’Università degli Studi della Tuscia (Viterbo), Roberto Botta, dell’Università degli Studi di Torino, e Gabriele Beccaro, del Centro regionale di Castanicoltura e Università degli Studi di Torino.