Sono stati in totale quattro i casi di violenza sulle donne di cui si sono occupati i carabinieri negli ultimi giorni in provincia di Cuneo, rispettivamente due nel capoluogo ed altri due a Bra.
A Cuneo i militari dell’Arma hanno denunciato un 40enne disoccupato del luogo che, durante l’ennesimo litigio familiare per futili motivi, aveva preso a schiaffi e calci sia la moglie, una casalinga 42enne cuneese che la figlia studentessa 18enne, la quale aveva solo tentato di difendere sua madre e che poi aveva dato l’allarme richiedendo l’intervento dei carabinieri, tempestivamente intervenuti. In seguito, sia la donna che sua figlia sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dell’Ospedale di Cuneo per le lesioni riportate e sono state poi dimesse. Il disoccupato cuneese è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, a suo carico potrebbe scattare una misura cautelare.
Sempre a Cuneo i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, minacce e lesioni personali un commerciante 40enne cuneese il quale, da oltre sei mesi, minacciava e picchiava la moglie, una estetista 31enne di Cuneo perché non si rassegnava al fatto che lei, proprio per i suoi modi violenti ed aggressivi, si era separata da lui andando a vivere da sola. L’altra sera i militari del Radiomobile sono intervenuti, su richiesta della donna che aveva telefonato sul numero d’emergenza 112 perché il marito l’aveva affrontata minacciandola sotto casa, si è evitato così il peggio. Poi la donna si è decisa a denunciarlo recandosi in caserma ed i carabinieri hanno svolto tutti gli accertamenti necessari a chiarire la vicenda di violenze e soprusi domestici proseguiti poi dopo la separazione. A carico dell’indagato ora l’Autorità Giudiziaria potrebbe emettere un provvedimento che gli impedisca in futuro di avvicinarsi alla vittima e, in caso venisse violato il divieto, scatterebbero per lui le manette.
A Bra invece i carabinieri hanno denunciato per atti persecutori (stalking) un 50enne disoccupato marocchino il quale, dopo che la moglie, un’operaia 40enne sua connazionale, gli aveva detto di volersi separare per i continui dissidi tra loro ed era andata a vivere da parenti, iniziava a seguirla ossessivamente durante ogni suo spostamento, sul luogo di lavoro, al supermercato, minacce telefoniche insistenti ed appostamenti sotto casa dei parenti. Allo stalker potrebbe essere ora applicata dal Giudice un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie.
Ancora a Bra i militari hanno denunciato un disoccupato 36enne del luogo che, da un anno, picchiava la moglie, un’impiegata 30enne braidese che da alcuni mesi era tornata a vivere con i genitori. La donna ha denunciato il marito ed i carabinieri hanno svolto specifici accertamenti al termine dei quali lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
c.s.