Cuneo Calcio: porte aperte per un ripescaggio in Lega Pro. Ma restano i dubbi | Diversi i nodi da sciogliere, fra cui le spese d’iscrizione e gestione. Non sono mancati gli attriti con i tifosi, nel corso della conferenza stampa

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Nessuna certezza, perlomeno fino al 30 giugno. Il Cuneo apre la porta ad un ripescaggio in Lega Pro, dopo la retrocessione nei dilettanti patita, via playout, al termine della stagione sportiva appena conclusa, ma valuterà prima tutti i pro ed i contro.

Un epilogo che brucia ancora, come ha ricordato in apertura della conferenza stampa indetta oggi, il patron Marco Rosso: “C’è un grande rammarico ed una delusione per il risultato finale, un risultato da imputare in egual misura a chi ha gestito quest’annata, da me, ad Oscar Becchio e Valter Vercellone (presenti al fianco del presidente), all’allenatore, allo staff ed a tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi. Dobbiamo tutti ammettere che di più si poteva dare: ho letto e sentito dichiarazioni, la ricerca di un caprio espiatorio, ma la colpa è di tutti“.

 

Ma il dispiacere maggiore – ha continuato Rosso – è rivolto verso il Settore Giovanile. Sono stati fatti sforzi, investimenti ed un grande lavoro, soprattutto nell’ultimo anno, per dare professionalità attorno al nostro vivaio, che in questo modo hanno perso il diritto di partecipare ai campionati nazionali”. Proprio la possibiltà di continuare questo lavoro è uno degli aghi della bilancia per la possibilità di domanda di ripescaggio: “Conoscete il mio pensiero sui ripescaggi, per i quali sarei contrario, ma in questo caso mi pongo diversi dubbi. Il nostro primo passo sarà perciò l’iscrizione in Serie D: è un primo passo dovuto, ma non escludiamo la possibilità di ripescaggio, proprio in virtù del discorso riguardante il nostro Settore Giovanile, in modo da continuare il percorso intrapreso senza contraccolpi“.

 

Di fatto, però, per alcune settimane resterà una grande incertezza: “Apriamo una porta, ma non un portone al ripescaggio. Non ci sono certezze, in questo momento è impossibile: l’unica cosa è che iscriveremo la squadra in Serie D. Entro il 30 giugno potremo fare domanda di ripescaggio, ma bisognerà capire le vere intenzioni della Lega”. Un importante nodo da sciogliere sarà infatti anche, e soprattutto, quello economico: “Oltre alle iscrizioni ed alle varie tasse, c’è un grosso investimento da fare sull’illuminazione dello stadio, una spesa che non verremmo fare inutilmente senza la certezza del ritorno in Lega Pro“.

 

Non sono mancati momenti di tensione, con la rappresentanza di tifosi presenti nel salone del Colo L’ Caprissi fortemente critica per la gestione dell’ultimo anno: l’accusa lanciata è quella di una assenza della società, e della dirigenza in particolare, nei confronti della squadra, definita “abbandonata a se stessa”. Parte dei tifosi ha chiesto la presenza di un uomo forte, di calcio, all’interno dell’organigramma societario, che possa seguire passo passo ed in prima persona, la prossima sqaudra, che sia Serie D o Lega Pro. Non ripetere gli errori che sono stati fatti negli ultimi tre anni fra i professionisti: “La nostra dimensione, attualmente, è quella fra un’alta Serie D ed una bassa Lega Pro: il nostro obiettivo è quello di provare a fare del nostro meglio, per migliorarci ed evitare gli errori fatti. Però, ripeto, le colpe di questa retrocessione sono da attribuire a tutti e non a singole persone” ha replicato il numero 1 biancorosso. 

 

Si resta in attesa, quindi. Solo con l’inizio di luglio, probabilmente, si saprà qualcosa di più.

 

EP – Redazione Sportiva Ideawebtv.it