La Fondazione CRC orientata a trasformare la propria partecipazione in BRE in una più forte presenza in UBI

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Riceviamo e pubblichiamo dalla Fondazione CRC, orientata a trasformare la propria partecipazione in BRE in una più forte presenza in UBI.

 

PREMESSA
Fedele al proprio Statuto, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo promuove lo sviluppo economico e sociale
delle comunità locali in cui opera. Con l’obiettivo di rendere più efficace la sua azione e di continuare a servire al
meglio le esigenze del proprio territorio, alla luce dell’evoluzione del mercato e delle nuove normative in vigore, si
rende necessaria una riflessione sulle partecipazioni nelle banche di riferimento.

 

IL QUADRO DI RIFERIMENTO
La Fondazione gestisce il proprio patrimonio, nel rispetto delle norme di legge e di Statuto, con l’obiettivo di
salvaguardarne il valore e di assicurare un rendimento che consenta di destinare alle attività progettuali ed
erogative un flusso di risorse finanziarie adeguato agli scopi che si intende perseguire.
Attualmente la Fondazione detiene una quota del 24,9% di BRE Banca e del 2,23% di UBI Banca. Nelle banche di
riferimento è dunque investito circa il 30% del patrimonio della Fondazione, mentre il recente accordo ACRI-MEF
impone come limite massimo di investimento del patrimonio, diretto o indiretto, verso un singolo soggetto, una
quota di un terzo dell’attivo patrimoniale.
Questo accordo – che ha proseguito il percorso di autoriforma delle Fondazioni di origine bancaria, iniziato nel
2012 con la Carta delle Fondazioni – le impegna fortemente ad adottare un’adeguata diversificazione del
portafoglio, al fine di contenere il rischio collegato a una forte concentrazione degli investimenti, e a perseguire la
liquidabilità degli stessi.

 

Per questo motivo, non sono dunque immaginabili scenari che prevedano un maggiore controllo da parte della
Fondazione sulla BRE Banca, perché questo richiederebbe un incremento della partecipazione che non è possibile.
Dal punto di vista della Fondazione, un’operazione di cessione della partecipazione in BRE Banca risponderebbe
agli obiettivi di diversificazione e permetterebbe di rendere liquido un investimento attualmente non quotato.

 

RIPARTIRE DAL TERRITORIO
In questo contesto, il Consiglio generale della Fondazione, riunitosi oggi, ha dato mandato, all’unanimità, al CdA e
al suo Presidente Giandomenico Genta di proseguire una trattativa che porti al raggiungimento di un accordo
per l’acquisizione delle quote di minoranza di BRE Banca da parte di UBI Banca, che ne detiene già il 75%,
incrementando in tal modo la quota della Fondazione CRC in UBI, fino a diventarne il principale azionista
istituzionale.

 

Il Consiglio Generale, inoltre, ha espresso l’auspicio che, nell’ambito della trattativa, oltre alla valorizzazione degli
aspetti economico-finanziari, si persegua l’obiettivo di tutela territoriale della presenza della banca, ed in
particolare si avanzi la richiesta di riportare a Cuneo l’attuale Direzione Generale di BRE Banca, per il presidio
delle attività di UBI Banca nel Nord Ovest.
“Ringrazio il Consiglio generale per la qualità degli interventi di oggi, su un tema tanto importante per il futuro
della Fondazione – commenta il presidente Genta –: i Consiglieri hanno colto in pieno l’opportunità di operare, con
un’ottica prudenziale, per una maggiore diversificazione e liquidabilità degli investimenti, mettendo la banca nelle
migliori condizioni per affrontare le sfide del futuro, impegno al quale il primo azionista non può sottrarsi.

 

L’impegno di tutti deve essere ora quello di mettere la Fondazione nelle condizioni di continuare ad essere motore
di sviluppo economico e sociale per il suo territorio di riferimento, le imprese e i cittadini che vi operano”.
Attraverso questa operazione, la Fondazione CRC intende favorire un rafforzamento di UBI Banca sul territorio
della provincia di Cuneo, del Piemonte, della Liguria e della vicina Francia, con l’obiettivo di migliorarne la
redditività, tutelando l’occupazione e le attività oggi presenti sul territorio, che sono i punti di forza di Banca
Regionale Europea. “Il Consiglio Generale sarà costantemente aggiornato sugli sviluppi della trattativa – conclude
il Presidente Genta – che sarà portata avanti in linea con le indicazioni emerse dal confronto di oggi”.