Dal 6 giugno sono cambiate le modalità di prescrizione degli esami e visite specialistiche da parte dei medici ospedalieri e specialisti ambulatoriali dell’Asl Cn1, che ora ricorrono alla ricetta dematerializzata. Modalità che sarà presto estesa anche ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta.
La ricetta dematerializzata, già utilizzata da circa due anni per la prescrizione di farmaci, ha la stessa valenza della ricetta rossa e consente all’utente di prenotare la visita prescritta in tutta Italia, entro 60 giorni dalla data dell’impegnativa. Con il promemoria rilasciato dal medico, il cittadino può prenotarsi presso qualsiasi struttura sanitaria pubblica o convenzionata comunicando il codice contenuto in essa. A ogni ricetta sarà abbinata una sola prenotazione. Dal 2016 la disdetta degli esami è obbligatoria entro due giorni lavorativi precedenti la prestazione, pena l’addebito dell’intero costo della prestazione e delle spese di istruttoria.
La ricetta dematerializzata è immodificabile, l’utente dovrà comunicare al momento della prescrizione le eventuali esenzioni per reddito, invalidità, patologia. Il ticket, se dovuto, deve essere pagato prima di effettuare l’esame o del ritiro del referto; il mancato pagamento comporta l’addebito del costo del ticket maggiorato delle spese di recupero.
Quando sia necessario modificare il codice di priorità il medico dovrà annullare la ricetta e produrne una nuova.