Nel corso dell’attività di polizia economico finanziaria eseguita dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Borgosesia, è stata scoperta un’azienda di produzione di sistemi idraulici che ha posto in essere un particolare meccanismo evasivo, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con importi ammontanti, in media, a circa il 80% dei costi totali sostenuti, finalizzato all’abbattimento sia del reddito prodotto sia dell’imposta sul valore aggiunto dovuta all’erario sulle vendite.
In particolare l’impresa, per perseguire il suo scopo, si è avvalsa dell’utilizzo sia fatture inerenti false lavorazioni esterne, per le quali la società chiedeva ai soggetti compiacenti, il rilascio di blocchettari non compilati, su cui gli stessi apponevano unicamente la firma e il timbro (era cura poi dei rappresentanti della società verificata, ultimarne la compilazione con il tipo di prestazione eseguita e i relativi importi – imponibile ed iva ), sia di fatture inerenti l’acquisto di materiale di consumo da ditte che non avevano le capacità organizzative per poter far fronte alla cessione di una quantità così elevata di beni quali quelli ceduti.
L’attività ispettiva eseguita dalla Fiamme Gialle ha quindi permesso di far emergere un giro di fatture false per un ammontare complessivo pari ad euro 602.402,86, di elementi negativi di reddito non deducibili pari ad euro 314.439,95 e di un’I.VA. dovuta pari ad euro 74.258,81. Il rappresentante legale dell’azienda valsesiana è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli per la violazione di cui all’art. 2 del D.Lgs 74/2000.
Le ulteriori attività investigative svolte ha inoltre portato alla scoperta di altre imprese totalmente sconosciute al fisco nonché la segnalazione all’Autorità Giudiziaria competente nr. 03 soggetti per le violazioni di cui all’art. 8 del D.Lgs 74/2000.
c.s.